Digital
19 Giugno 2025
“Viviamo in un sistema che soffoca l’innovazione: cicli tecnologici rapidi da una parte, burocrazia lenta e regole incerte dall’altra”. È l’allarme lanciato da Fabio Faltoni, presidente di Confindustria Dispositivi Medici
“Viviamo in un sistema che soffoca l’innovazione: cicli tecnologici rapidi da una parte, burocrazia lenta e regole incerte dall’altra”. È l’allarme lanciato da Fabio Faltoni, presidente di Confindustria Dispositivi Medici, intervenuto al 25° Convegno nazionale dell’Associazione italiana ingegneri clinici (Aiic), a Napoli.
Secondo Faltoni, le imprese del settore della sanità digitale e delle tecnologie per la salute si confrontano quotidianamente non solo con le sfide del mercato, ma con una crescente instabilità normativa e regolatoria. “Un imprenditore ha bisogno di visione chiara, tempi certi, regole stabili. Ma tutto questo sta venendo meno. E la conseguenza è una fuga di talenti e imprese verso contesti più dinamici”, ha dichiarato.
Il presidente di Confindustria DM ha evidenziato il rischio di un indebolimento dell’intero ecosistema innovativo: “L’ottimismo che ci spinge a investire in intelligenza artificiale, telemedicina e digital health rischia di essere sopraffatto dall’inerzia. Serve un cambio di passo, non deregulation, ma regole pragmatiche e tempi compatibili con il ritmo dell’innovazione”.
Nel suo intervento, Faltoni ha rivolto un appello alle istituzioni italiane ed europee per creare un ambiente che non ostacoli ma accompagni lo sviluppo tecnologico: “Non possiamo permetterci di perdere la spinta imprenditoriale e la creatività che ancora oggi alimentano il nostro settore. Ma senza risposte concrete, rapide e durature, questa energia rischia di esaurirsi”.
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