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Transizione 4.0: risorse temporaneamente esaurite


Le risorse stanziate per transizione 4.0 sono temporaneamente esaurite. Le imprese devono attendere 30 giorni per avere il quadro definitivo della situazione

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I 2,2 miliardi di euro stanziati per il bonus transizione 4.0 sono virtualmente esauriti.

Ad annunciarlo sono il Ministero delle Imprese e del made in Italy e il GSE, anche se i giochi non sono ancora chiusi.

Al momento si tratta, infatti, solo di un risultato provvisorio: per avere i dati definitivi in merito alla prenotazione delle risorse si dovranno attendere 30 giorni. Vediamo per quale motivo.

Transizione 4.0: fondi esauriti, ma presto potrebbero tornare disponibili

La piattaforma di domanda per il credito d’imposta previsto dalla misura transizione 4.0 si è aperta da poco ma i fondi sono già virtualmente esauriti.

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Dopo solo un giorno di operatività, infatti, il MIMIT e il GSE hanno comunicato che i 2,2 miliardi di euro stanziati sono terminati.

Le comunicazioni si intendono in ogni caso trasmesse ai fini dell’acquisizione dell’ordine cronologico e della formazione della lista d’attesa, in vista di uno scorrimento o di un potenziale rifinanziamento della misura. Per questo motivo alle imprese conviene comunque inviare la comunicazione così da ottenere una posizione in graduatoria, anche perché le risorse potrebbero presto sbloccarsi. Vediamo in che modo.

Le risorse sono esaurite, in particolare, per le richieste inviate dalle imprese in relazione agli investimenti effettuati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025 (oppure fino al 30 giugno 2026 a condizione che entro il 31 dicembre 2025 sia stato versato un acconto pari ad almeno il 20 per cento dell’investimento) e che non sono già stati comunicati con il precedente modello (quello previsto dal DM 24 aprile 2024).

Le imprese che hanno già comunicato gli investimenti, sia in via preventiva sia di completamento con data di ultimazione successiva al 31 dicembre 2024, infatti, hanno 30 giorni di tempo (fino al 17 luglio 2025) per inviare il nuovo modello e mantenere così l’ordine cronologico precedentemente acquisito.

Solo tra un mese, infatti, si saprà quante delle comunicazioni trasmesse dalle imprese rientrano effettivamente tra queste ultime e quali invece fanno riferimento alle nuove regole previste dalla Legge di Bilancio 2025.

Per gli investimenti effettuati con il vecchio modello e che presentano acconti del 20 per cento entro il 31 dicembre 2024, infatti, la fruizione del credito è automatica, senza bisogno di prenotazione, e pertanto le risorse impegnate non contano ai fini del raggiungimento del plafond di 2,2 miliardi di euro.

Prima di un mese però non è dato sapere quante sono le risorse effettivamente prenotate con la nuova comunicazione. Proprio per questo motivo, il risultato attuale è soltanto provvisorio e quello definitivo si avrà solo tra 30 giorni, con parte del plafond che potrebbe tornare disponibile.

Bisogna quindi aspettare un mese, dalla data di apertura della piattaforma, per verificare l’eventuale disponibilità di risorse non impegnate, come previsto dal decreto MIMIT del 15 maggio e del 16 giugno che hanno introdotto il nuovo modello e definito le date di apertura dello sportello informatico.

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Bonus 4.0: 30 giorni per l’eventuale sblocco delle risorse e scorrimento delle graduatorie

Per questo motivo, come detto, molte risorse potrebbero presto sbloccarsi con conseguente scorrimento delle graduatorie.

Trascorso il periodo di 30 giorni, dunque, nel caso ci sia effettivamente una nuova disponibilità di risorse, sarà il GSE a comunicarlo all’impresa interessata, sempre nel rispetto dell’ordine cronologico di trasmissione delle comunicazioni.

Per questo motivo considerando che, nonostante il virtuale raggiungimento del plafond, le comunicazioni si intendono in ogni caso trasmesse, alle imprese interessate conviene comunque inviare il modello al più presto, così da acquisire un posizionamento in lista d’attesa secondo l’ordine cronologico.



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