Nella sede di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico a Pescara si è svolta la quinta tappa del roadshow promosso dal Ministero delle imprese e del Made in Italy e Confindustria Abruzzo Medio Adriatico. L’evento ha riunito professionisti e imprese per discutere di transizione 5.0, contratti di sviluppo net zero e iniziative PNRR dedicate a innovazione e sostenibilità. Un momento di confronto in cui sono emerse le opportunità concrete per le piccole e medie aziende nel percorso verso la digitalizzazione e la riduzione dell’impatto ambientale.
Il roadshow: un incontro tra imprese, professionisti e istituzioni a pescara
L’incontro si è tenuto presso Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, punto di riferimento per le realtà produttive della regione. L’evento, patrocinato dall’ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Pescara e dall’ordine degli ingegneri della provincia di Chieti, ha visto una partecipazione ampia di aziende locali e specialisti. Al centro del dibattito ci sono stati la transizione 5.0 e i contratti di sviluppo net zero, due strumenti chiave del PNRR volti a sostenere la svolta digitale ed ecologica.
I presenti hanno potuto confrontarsi su come queste misure si traducano sul campo, dialogando con consulenti, esperti e rappresentanti delle istituzioni che supportano le imprese nella gestione delle pratiche e nella definizione di investimenti fattibili e sostenibili. Confindustria Abruzzo Medio Adriatico ha ribadito il proprio impegno per affiancare le aziende nel percorso di crescita indicato dal ministero.
Transizione 5.0: un credito d’imposta per investimenti digitali e green
Il Piano transizione 5.0, previsto dal PNRR, punta a stimolare le imprese italiane a investire in tecnologie digitali, efficienza energetica e formazione. È previsto un credito d’imposta che può arrivare fino al 45% per chi sviluppa progetti capaci di ridurre almeno del 3% i consumi energetici sull’intero processo produttivo, o del 5% su singole linee produttive. Il plafond a disposizione del piano è di 6,3 miliardi di euro, destinato a coprire il biennio 2024-2025.
Sono spese ammesse al credito beni materiali Industria 4.0, impianti di produzione da fonti rinnovabili, software e sistemi di monitoraggio energetico e spese per la formazione del personale. Per accedere al beneficio, le imprese devono presentare una doppia certificazione tecnica, una analisi preliminare e una a progetto concluso, redatte da esperti abilitati. Il meccanismo viene gestito tramite la piattaforma digitale del GSE, che coordina le richieste.
Il valore del credito varia in base al risparmio energetico conseguito e all’entità dell’investimento effettuato, con tetto massimo individuale di 50 milioni di euro l’anno. Questa misura si rivolge a tutte le imprese italiane, senza limitazioni di settore o dimensioni, con l’obiettivo di spingere la modernizzazione del sistema produttivo nazionale all’insegna della sostenibilità.
Contratti di sviluppo net zero e rinnovabili, un sostegno da 1,7 miliardi
Tra le novità illustrate durante l’evento anche i contratti di sviluppo net zero, un programma operativo da 1,739 miliardi di euro nato per finanziare progetti industriali a forte impatto ambientale e tecnologico. Dal giugno 2024 è attivo lo sportello gestito da Invitalia che offre finanziamenti agevolati, contributi a fondo perduto e in conto interessi a imprese impegnate in iniziative rivolte a batterie, pannelli solari, turbine eoliche e sistemi per la cattura della CO2.
L’incentivo sostiene anche investimenti nella produzione di componenti strategici e nel recupero di materie prime critiche, cruciali per la filiera nazionale della transizione verde. Sono favoriti progetti conformi agli obiettivi dell’investimento 7 della missione 1 coesione 2 del PNRR, in particolare quelli che dimostrano la capacità di rafforzare le produzioni ad alta tecnologia e l’innovazione.
Le agevolazioni si adattano a investimenti privati in ricerca e sviluppo, offrendo una combinazione di strumenti per incrementare la competitività industriale e contribuire alla riduzione delle emissioni. Invitalia, nel suo ruolo di gestore, ha illustrato i dettagli operativi per aiutare le aziende a presentare domande efficaci.
Le aziende abruzzesi raccontano i benefici di innovazione e sostenibilità
Tra le parti più seguite dell’evento ci sono state le testimonianze dirette di alcune imprese locali già coinvolte nelle iniziative PNRR. Aziende del sistema Confindustria Abruzzo Medio Adriatico hanno condiviso i risultati concreti di investimenti in tecnologie a basso impatto ambientale e processi digitalizzati. Hanno raccontato come queste misure abbiano migliorato l’efficienza produttiva e ridotto costi energetici.
Queste esperienze hanno confermato che, oltre al vantaggio economico, l’adozione delle innovazioni incentivate dal piano favorisce l’adeguamento delle filiere produttive ai nuovi standard europei per la sostenibilità. Le imprese hanno evidenziato il valore di un sostegno concreto, che permette di affrontare le sfide attuali con strumenti adeguati e procedure più snelle.
Il confronto ha permesso di mettere in luce l’importanza dei professionisti coinvolti, come commercialisti e ingegneri, nel guidare le aziende negli investimenti green e digitali, supportando anche la parte burocratica e tecnica indispensabile per accedere alle agevolazioni.
I protagonisti e i loro ruoli nell’evento pescarese
L’incontro ha visto la partecipazione di numerose figure di rilievo. Lorenzo Dattoli, presidente di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico e di Confindustria Abruzzo, ha sottolineato come questi strumenti siano fondamentali per accompagnare la trasformazione delle imprese verso modelli più sostenibili. Germano De Sanctis, direttore del dipartimento lavoro e attività produttive della Regione Abruzzo, ha portato il punto di vista istituzionale regionale.
Donatella Proto, direttrice generale dell’unità di missione per l’attuazione degli interventi PNRR del MIMIT, ha spiegato il peso strategico della transizione 5.0 e dei contratti net zero nel rilancio industriale. Sono intervenuti inoltre rappresentanti degli ordini professionali, come Massimo Staniscia per gli ingegneri e Michele Di Bartolomeo per i commercialisti di Pescara.
Sono stati presenti dirigenti di Invitalia e del GSE, con aggiornamenti sulle procedure per l’accesso agli incentivi e le modalità di gestione dei progetti. La moderazione è stata affidata a Domenico Ranieri, giornalista de Il Centro, che ha guidato il dibattito mantenendo il confronto ricco e focalizzato sui temi da sviluppare.
L’evento ha rappresentato un passaggio importante per le imprese abruzzesi nella comprensione delle opportunità offerte dallo Stato per sostenere gli investimenti in innovazione e sostenibilità. Resta da monitorare l’evoluzione delle adesioni e i risultati concreti che queste misure potranno generare nel territorio nei prossimi anni.
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