Il paradosso di un’industria al bivio tra concorrenza internazionale e transizione green
Mai come oggi è fondamentale avere una visione che possa guidare una trasformazione delle logiche di fare impresa per un settore, l’automotive, crocevia di profondi cambiamenti competitivi, determinati sia da trasformazioni tecnologiche, sia da nuovi equilibri geopolitici.
Sarà questo il tema del primo forum organizzato da BlackDrome, dedicato all’automotive in occasione del MIMO, con un focus orientato. alla relativa filiera produttiva made in Italy. «L’industria automobilistica europea – racconta Antonio Bartesaghi co-founder BlackDrome -, un tempo leader mondiale, capace di nutrire e spingere sulla strada dell’innovazione tecnologica un’ampia e articolata filiera produttiva italiana, fatta di aziende specializzate e di grande competenza, oggi sta perdendo terreno e rischia di essere schiacciata da una realtà di mercato globale sempre più competitiva, popolato anche da nuovi player provenienti dall’oriente. A questa sfida si aggiunge l’impegno europeo sancito dal Green Deal, che impone limiti sempre più stringenti alle emissioni di CO2, con l’obbligo di produrre veicoli a zero emissioni entro il 2035, favorendo la transizione verso l’elettrico e altre tecnologie a basse emissioni, e richiedendo così un profondo adeguamento tecnologico e produttivo all’intera filiera automotive europea».
Al workshop parteciperanno Vincenzo Vavalà, Sales Director AUDI Italia, Alfredo Pastore, Sales Director OMODA & JACOO Italia che daranno testimonianza sulle loro strategie di sviluppo nel prossimo futuro. Le prospettive delle aziende saranno integrate da un lavoro strategico, sviluppato ad hoc dalla società di consulenza internazionale BIP: Fabrizio Arena e Marco Bertoli, entrambi Partner dell’Adb Industrial, Mobility & Automotive BIP, affronteranno il tema dell’impatto di alcuni trend economici, considerando benchmark rilevanti per l’automotive e offrendo spunti di riflessione grazie ad un panel di ospiti di grande rilievo: Marco Bonometti, presidente Gruppo OMR, Paolo Pozzi, CEO Gruppo Agrati, Walter Fontana, Presidente Fontana Pietro SpA.
«Il tempo stringe. – dichiara Marco Bonometti, presidente e ad di Omr Automotive – Il 2025 rappresenta uno spartiacque decisivo: se entro quest’anno non verranno prese decisioni politiche chiare, concrete e coraggiose, il rischio reale è la deindustrializzazione dell’Europa. A differenza nostra, altri grandi Paesi extra-europei si sono già mossi per tempo, adottando politiche industriali lungimiranti per tutelare e rafforzare il proprio tessuto produttivo. Non possiamo più permetterci rinvii o compromessi al ribasso. L’automotive è un settore strategico, non solo per l’occupazione e il PIL, ma per la tenuta tecnologica e produttiva del nostro continente. Serve una svolta che metta al centro la neutralità tecnologica, la semplificazione normativa e un serio piano di rilancio industriale. Se perdiamo questa occasione, rischiamo di trasformarci da produttori a semplici consumatori di tecnologie altrui, condannando l’Europa a un declino irreversibile».
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