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Piano Mattei, l’Italia lancia l’Ai Hub per lo sviluppo sostenibile dell’Africa: cos’è e a cosa serve


Entro il 2028 si punta a favorire fino a 10 investimenti esterni in filiere AI, a sostenere fino a 500 startup africane e a facilitare tra i 30 e i 50 partenariati di settore privato ad alto impatto diretto sul territorio

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Rinforzare lo sviluppo sostenibile con l’intelligenza artificiale per aiutare anche l’Africa a emergere. L’iniziativa arriva dal vertice ‘Il Piano Mattei per l’Africa e Global Gateway: uno sforzo comune con il continente africano’ organizzato a Villa Doria Pamphilj, a Roma, co-presieduto dalla premier Giorgia Meloni e dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

MELONI: “CONSOLIDIAMO UN MODELLO CHE È PARTITO DALL’ASCOLTO E SI È TRADOTTO IN STRUMENTI OPERATIVI”

“Il centro sull’Intelligenza artificiale per lo sviluppo sostenibile è stato inaugurato questa mattina a Roma” ha annunciato la presidente del Consiglio che a distanza di 18 mesi dal vertice Italia-Africa, organizzato a Roma in apertura della presidenza italiana nel G7. “Consolidiamo un modello che è partito dall’ascolto e si è tradotto in strumenti operativi, in risorse mobilitate, in nuove e concrete opportunità anche per le nostre imprese, incluse pmi”, ha affermato la Meloni.

OBIETTIVO SUPPORTARE NEI PRIMI TRE ANNI LO SVILUPPO DI 500 STARTUP AFRICANE

Il Ministero delle imprese del Made in Italy ha dato il via al primo finanziamento dell’AI Hub per lo sviluppo sostenibile il cui “vero motore sarà dato dall’adesione di diverse aziende, le grandi multinazionali dell’Occidente, che operano nel campo dell’intelligenza artificiale, con cui saranno condivisi e quindi finanziati i programmi all’interno dei progetti delle Ai Hub per lo sviluppo sostenibile, tra i quali quello che intende supportare nei primi tre anni lo sviluppo di 500 startup africane”, ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.

COS’È IL CENTRO SULL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Ma cos’è in concreto l’AI Hub for Sustainable Development? È un ecosistema basato su partenariati equi e orientati all’impatto tecnologico per le generazioni future per rafforzare le fondamenta dell’IA insieme agli innovatori africani nei campi del calcolo sostenibile, dei dati e dei talenti, per promuovere le priorità industriali ed economiche dell’Africa attraverso la collaborazione dinamica tra l’Italia, l’Unione Europea e altri Paesi affini.

I TARGET AL 2028

Entro il 2028 si punta a favorire fino a 10 investimenti esterni in filiere AI, a sostenere fino a 500 startup africane e a facilitare tra i 30 e i 50 partenariati di settore privato ad alto impatto diretto sul territorio, aveva detto ieri Urso, nel corso del panel “Meet and Greet: IA e Industria”, ribadendo le potenzialità dell’AI Hub, piattaforma nata nell’ambito della Presidenza italiana del G7 su impulso del Mimit e del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP), in collaborazione con i partner africani coinvolti nel Piano Mattei e in linea con gli obiettivi della strategia della Commissione Europea Global Gateway e di quella dell’Unione Africana sull’Intelligenza Artificiale.

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L’HUB SI PROPONE DI ACCELERARE LA CRESCITA INDUSTRIALE SOSTENIBILE

L’Hub si propone, infatti, di accelerare la crescita industriale sostenibile in Africa attraverso l’uso responsabile dell’intelligenza artificiale, facendo leva sul ruolo delle partnership innovative e sul settore privato come motore di sviluppo. L’iniziativa intende migliorare l’accesso a questa tecnologia, colmare il divario nelle competenze tecniche specialistiche, ridurre le barriere alla capacità di calcolo e creare un ambiente favorevole alla nascita e alla crescita di innovazioni ad alto impatto in settori come l’energia, l’agricoltura, la finanza, la salute, l’acqua, l’istruzione e la formazione, e le infrastrutture.

I MEMORANDUM FIRMATI

A testimonianza della funzione dell’Hub come catalizzatore di partenariati e investimenti, nel corso dell’evento sono state siglate quattro importanti intese. Con la Repubblica del Congo, il Mimit ha infatti sottoscritto un Memorandum of Understanding sulle iniziative che i due Paesi svilupperanno assieme nell’ambito dell’AI Hub, per promuovere programmi congiunti di formazione rivolti ai giovani africani e sostenere startup locali attraverso l’impiego di tecnologie come IA, big data e robotica nei settori della sanità, dell’agricoltura, dell’istruzione e della logistica.

Un altro MoU è stato siglato dal Mimit con la Fondazione Med-Or e prevede un accordo quadro triennale volto a promuovere azioni congiunte nell’ambito del Piano Mattei, in particolare iniziative di alta tecnologia nei settori dell’intelligenza artificiale, della transizione digitale e della formazione avanzata nei Paesi africani prioritari.

Un ulteriore accordo di collaborazione è stato inoltre sottoscritto con Amazon Web Services. Con questa intesa AWS si impegna a fornire fino a 1 milione di dollari in crediti cloud e risorse per la formazione tecnica, a supporto della missione dell’AI Hub di promuovere l’adozione inclusiva ed etica dell’intelligenza artificiale in settori vitali come energia, agricoltura, salute, acqua, istruzione e infrastrutture.

Si aggiunge, infine, la firma di un accordo di partenariato tra l’azienda egiziana Egabi e il gruppo italiano Engineering Industries eXcellence, entrambe attive nei servizi IT e nelle soluzioni per le imprese: la partnership sarà destinata al settore farmaceutico e si concentrerà sul tracciamento digitale dei prodotti.

L’AGENDA DEL SUMMIT

Ai lavori hanno partecipato l’amministratore delegato di Africa Finance Corporation Samaila Zubairu; il presidente della Banca Africana di Sviluppo Akinwumi Adesina; il presidente del Gruppo Banca Mondiale Ajay Banga; la direttrice esecutiva del Fondo monetario internazionale Kristalina Georgieva; il ministro delle Finanze dello Zambia Hakainde Musokotwane; il ministro degli Affari Esteri dell’Angola Tète Antonio; il presidente della Commissione dell’Unione Africana Mahmoud Ali Youssouf; il primo ministro della Repubblica Democratica del Congo Judith Suminwa Tuluka; il vice presidente della Tanzania Philip Mpango.

VON DER LEYEN: “PIANO ESEMPIO PERFETTO DI GLOBAL GETAWAY”

Il Piano Mattei “è un esempio perfetto di come diamo forma insieme al Global Gateway”, ha dichiarato la presidente della Commissione europea von der Leyen aprendo il summit ringraziando l’Italia “per aver messo la cooperazione con l’Africa al centro della nostra azione”. La leader Ue ha ricordato poi come il Piano Mattei rientri nel più ampio programma di investimenti europeo Global Gateway, dal valore di 300 miliardi di euro, di cui 150 indirizzati all’Africa. Si tratta di “un’agenda di investimenti che combina capitale pubblico con quello privato e le istituzioni finanziarie internazionali”, ha spiegato la presidente dell’esecutivo Ue.

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