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Dispositivi medici: novità su payback e importazioni dalla Cina


Passi avanti verso una soluzione della questione ‘payback sui dispositivi medici’. Nel nel Dl Economia appena approvato in Consiglio dei ministri sono infatti contenute disposizioni in materia di ripiano dello scostamento dal tetto di spesa per il 2015-2018 e potenziamento del governo del sistema dei dispositivi medici che, a caldo,  piacciono alle imprese del settore.

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“Prendiamo atto del segnale di apertura del Governo, che in Consiglio dei ministri ha approvato il provvedimento per risolvere l’annosa questione del payback relativo al periodo 2015-2018. Il dialogo avviato con le istituzioni – commentano Aforp Associazione Fornitori Ospedalieri, Confimi Industria Sanità, Confindustria Dispositivi Medici, Coordinamento filiera – riconosce l’importanza economica di un comparto basato su ricerca, innovazione e tecnologie al servizio della salute”.

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Il provvedimento “prevede un contributo economico da parte di tutti gli attori coinvolti ed è frutto di una collaborazione instaurata tra imprese, Regioni e Governo, che ha portato a uno sconto per le imprese del 75% sull’importo originario, ma che non risolve la complessa partita”, fanno sapere le imprese.

Parliamo di un settore industriale che – stando ai dati del Centro studi di Confindustria Dispositivi medici – conta 4.641aziende in Italia, che occupano 117.607 dipendenti e sviluppa un mercato di oltre 18 miliardi tra export e mercato interno.

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“Continueremo il confronto con governo e il parlamento affinché, nell’esame di conversione, vengano inserite misure fondamentali – come la franchigia e la dilazione dei pagamenti – per la tutela delle piccole e medie realtà imprenditoriali”, fanno sapere le associazioni di settore.

“L’assunzione di responsabilità e impegno condivisi anche da parte del ministero dell’Economia, del ministero della Salute e delle Regioni ci auguriamo continui nei prossimi mesi nel Tavolo sul payback con l’obiettivo di superare questo meccanismo iniquo”, concludono Aforp Associazione Fornitori Ospedalieri, Confimi Industria Sanità, Confindustria Dispositivi Medici, Coordinamento filiera.

Intanto in Europa…

Ma quella di oggi è stata una giornata calda per i dispositivi medici anche a livello europeo. La Commissione infatti ha deciso di escludere le aziende cinesi dagli acquisti governativi nell’Ue di dispositivi medici per un importo superiore a 5 milioni di euro. 

Una mossa decisa in risposta alla chiusura della Cina nei confronti degli apparecchi medicali prodotti nell’Ue nei suoi appalti pubblici. La decisione, segnala Adnkronos, segue le conclusioni della prima indagine condotta nell’ambito dello Strumento per gli appalti internazionali (Ipi) e non consente più del 50% di input provenienti dalla Cina per le offerte aggiudicate nell’Unione.

Misure “coerenti con gli obblighi internazionali dell’Ue, anche verso la Wto, poiché l’Unione non ha impegni vincolanti in materia di appalti nei confronti della Cina”. Si tratta di una risposta giudicata dalla Commissione europea “proporzionata” agli ostacoli posti dalla Cina, e che non impatterebbe sulla disponibilità di tutti i dispositivi medici necessari per il sistema sanitario dell’Ue. Saranno previste eccezioni, precisa l’esecutivo Ue, quando non esistono fornitori alternativi.



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