Il mercato di Legnano cambia “disegno” tra speranze di rilancio e qualche protesta MALPENSA24

LEGNANO – La riorganizzazione degli spazi del mercato di Legnano divide gli ambulanti. Piace a quelli “storici”, che confidano possa portare il rilancio atteso da anni, mentre è stata contestata dai venditori di merci usate, concentrati in un’unica area ai margini della piazza e troppo vicini fra loro. Al punto che c’è chi compra un vestito su un banco e lo paga a un altro, credendo si tratti dello stesso venditore. Lo hanno lamentato i venditori dell’usato – per lo più stranieri – durante la visita di stamani, sabato 21 giugno, del sindaco Lorenzo Radice e dell’assessore ai servizi alle imprese e al commercio Lorena Fedeli (nelle foto e nel video), accompagnati dal comandante della Polizia locale Daniele Ruggeri nel primo sabato con il nuovo assetto del mercato, che è anche il primo passo per la sua riqualificazione invertendo la tendenza all’impoverimento di qualità e quantità dell’offerta.

Nuova ripartizione per blocchi

La giornata non era cominciata sotto i migliori auspici, a causa del piovasco abbattutosi proprio durante il montaggio dei banchi, che ha poi lasciato spazio all’afa e agli insetti. «Ci fanno tribolare…» lamentava un’ambulante del settore alimentare. In realtà la ripartizione delle aree di vendita appare logica e funzionale, e sarà accompagnata da nuove infrastrutture per 300.000 euro, a tutto vantaggio degli operatori e dei clienti, assai numerosi il martedì e soprattutto il sabato.

«Le modifica dell’area arrivano dopo quasi 40 anni – ha sottolineato Fedeli – Prima di tutto abbiamo proceduto al recupero degli insoluti sul plateatico (l’imposta dovuta per l’occupazione del suolo pubblico, nda) per più di 60.000 euro, quasi tutti sanati. Poi abbiamo riassegnato le aree di vendita in base al criterio dell’anzianità. Le riqualificazioni del passato avevano lasciato scegliere gli operatori, creando “buchi” e penalizzando la visione generale. Ora invece le aree di vendita sono divise in settori in base ai prodotti venduti, con blocchi di quattro operatori ciascuno, così da lasciare due lati accessibili agli utenti per tutti».

In arrivo chiosco della PL e raccolta differenziata

Gli spostamenti, in realtà, sono stati pochi sui 121 posti, di cui 99 assegnati il martedì e 105 il sabato, con concessioni diverse nei due giorni, cui si aggiungono gli spuntisti, alcuni presenti anche da una decina d’anni e che potranno ora aggiudicarsi una delle sospirate aree fisse (nella foto sopra, la nuova disposizione ripresa da un drone martedì scorso). «È stata una sorta di grande Tetris» la butta lì Fedeli. Il risultato è stato di confinare sul lato di corso Magenta gli operatori delle merci usate, per non penalizzare chi vende gli stessi prodotti (per lo più capi di abbigliamento) a prezzi più alti perché nuovi. I banchi a ridosso del viale centrale sono stati distanziati da esso (nella foto sotto), favorendone la fruizione; lo stesso viale sarà rifatto (i lavori, di breve durata, dovrebbero cominciare a metà ottobre) con l’introduzione di panchine, oggi assenti, mentre per i due banchi del pesce, ora affiancati, è prevista la costruzione di un’apposita pavimentazione con canaline per favorirne la pulizia. Ancora, sarà costruito un chiosco fisso della Polizia locale all’inizio del viale centrale, dal lato di via Castello, e realizzata una piattaforma per differenziare i rifiuti raccolti al termine della giornata, comprese le cassette in legno e con bidoni carrellati per l’umido dei fruttivendoli.

Tra frutta e formaggi, borse e accessori d’ogni genere «un lavoro lungo e faticoso – tira le somme Radice – fatto con tentativi ed esperimenti anche di amministrazioni passate che hanno lasciato l’amaro in bocca a un po’ di commercianti. Ora al mercato si è ridato un disegno complessivo, senza lasciare “buchi” e con aree che ora hanno un significato, pensando anche alla Polizia locale e a risolvere i problemi del piazzale».

«Penalizzati noi venditori di merce usata»

Quasi immutata l’“isola” degli alimentari lungo viale Toselli, gli altri generi sono distribuiti sul resto del piazzale con la novità, appunto, della netta differenziazione tra usato e no. «L’acquirente deve sapere che cosa sta acquistando. È una questione di trasparenza verso la clientela e di concorrenza leale» taglia corto Fedeli anche di fronte alle proteste dei 7 titolari di banchi di merci usate, presi d’assalto come sempre. Titolari che lamentano la mancanza di passaggio tra l’uno e l’altro, con un solo lato di vendita che può apparire unico, o quasi. «Non è questa la sede per parlarne – ha replicato loro il sindaco – incontriamoci e parliamone con calma. Sta di fatto che avete più gente voi di tutti gli altri banchi».

Per gli altri ambulanti, però, va bene, anzi molto meglio così. «Per anni il mercato di Legnano è stato lasciato andare, adesso ci sono le condizioni perché le cose vadano meglio – è il commento di Lino Lacagnina, che qui vende scarpe dal 1982 – L’usato? È giusto che stiano di là, devono esporre il cartello per dire che è roba usata, e sanificata. Noi ambulanti ci siamo ricompattati, dobbiamo rivalutare un mercato storico per attirare gente e se facciamo le cose come si deve, ci riusciremo».

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