Pam a un passo dai 2 miliardi di ricavi. Vendite degli affiliati +10,5%

Pam Panorama non ripete la performance del 2023 e chiude l’anno fiscale 2024 con un margine stabile e senza superare la soglia psicologica dei 2 miliardi di euro di fatturato. Il canale dell’affiliazione cresce del 10,5%. Pesano però un mercato complicato, oneri finanziari salati e costi di ristrutturazione elevati. Sono stati ceduti immobili e terreni per circa 40 milioni e l’azionista Gecos è intervenuto con un finanziamento oneroso di 46 milioni di euro. 

L’anno scorso il retailer veneziano guidato dal dg Andrea Zoratti ha realizzato un valore della produzione di 1,96 miliardi (+1,2%), un Ebitda di 50 milioni (da 51,7 milioni) e una perdita di 5,2 milioni (da -4,7 milioni). Gli ammortamenti incidono per 50 milioni. Nel quadriennio 2021/24 le perdite cumulate hanno sfiorato i 30 milioni. La posizione finanziaria netta è negativa per 113 milioni (145 l’esercizio precedente).

Quest’anno, la società continuerà a ristrutturare la riduzione dell’area vendita dei negozi di maggiori dimensioni a favore dell’ampliamento della galleria commerciale inoltre proseguirà lo sviluppo del canale supermercati, della rete di prossimità e di quella in affiliazione. Infine, continuerà il piano di intervento per il contenimento dei consumi energetici.

La rete

Pam Panorama opera con il marchio Pam in supermercati e superstore, con Panorama negli ipermercati e con le insegne Pam city, Pam local e Metà nei negozi di vicinato, gestiti anche in affiliazione commerciale. Nel complesso controlla una catena che si estende dal nord fino in Campania: 230 pdv in gestione diretta e 243 in affiliazione commerciale.

Nel 2024 Pam Panorama ha inaugurato un supermercato a Mira, nel Veneziano, ma sono stati chiusi due pdv non performanti. La rete di prossimità gestita direttamente è incrementata di 8 pdv mentre è stato ceduto il superstore di Sassuolo al retailer veneto Rossetto. Sono stati inoltre ridotte le superfici di 3 pdv. Nel canale franchising, la rete è aumentata di 11 pdv.
L’anno scorso i ricavi nel canale di prossimità sono saliti a 799 milioni (+2%), nei superstore sono calati del 3,8% a 608 milioni (soprattutto per la cessione del pdv di Sassuolo) e sono rimbalzati del 10,5% a 321 milioni nell’affiliazione. Pam Panorama inoltre ha ceduto a Gecos Real estate un’area edificabile a Roma Magliana per circa 30 milioni.

Cantiere aperto
Zoratti e il suo team sono impegnati in un complesso processo di ristrutturazione e rilancio del retailer. Recentemente è uscito l’ex direttore commerciale Luca Migliolaro, approdato prima da Bain & company e poi alla poltrona di dg di Etruria retail. Il vecchio piano industriale di Pam Panorama prevedeva di raggiungere un Ebitda di 87 milioni nel 2025, sufficiente per ottenere un utile d’esercizio. Probabilmente dovrà essere riprogrammato.
Avviato nel 2022, il piano punta sull’ampliamento della rete di prossimità gestita direttamente e in affiliazione commerciale, l’ammodernamento delle strutture con la conversione di ipermercati in superstore e una virata decisa sui prodotti alimentari. Tuttavia in questi giorni l’azienda ha lanciato nell’iper di Roma Lunghezza Tibì, il nuovo format drugstore: propone un assortimento di prodotti per la cura della casa, della persona e degli animali. L’obiettivo è arrivare a 15 aperture entro il 2027.

Pam Panorama è controllata da Gruppo Pam che svolge l’attività di direzione e coordinamento delle controllate della grande distribuzione. A sua volta la sub holding Gruppo Pam fa capo alla holding Gecos, con azionisti le famiglie Bastianello e Dina.

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