Un nuovo meccanismo riduce automaticamente il valore dell’ISEE, aprendo l’accesso a tutti i bonus senza violare le regole.
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Molte famiglie rinunciano ai benefici sociali perché temono di superare le soglie di reddito previste. Anche una piccola eccedenza può infatti impedire l’accesso a agevolazioni importanti, come il bonus nido o l’esonero dalle tasse universitarie. Ma qualcosa sta cambiando, e sta accadendo in modo quasi invisibile.
Una novità introdotta a metà giugno ha cominciato a far parlare di sé tra gli utenti più attenti ai meccanismi fiscali. Senza bisogno di dichiarazioni complicate, l’ISEE di molti contribuenti si sta abbassando in automatico, aprendo la strada a una lunga lista di prestazioni agevolate. Il trucco, se così si può chiamare, è tutto nella procedura digitale.
Ciò che fino a pochi mesi fa richiedeva modifiche manuali e verifiche dettagliate, ora avviene direttamente nel sistema precompilato dell’INPS. La differenza può sembrare tecnica, ma ha conseguenze molto concrete per chi spera di ottenere un sussidio o un’esenzione.
Questa semplificazione tecnologica agisce su un dettaglio che era spesso trascurato: il peso del patrimonio mobiliare nella definizione dell’ISEE. In particolare, si tratta di un aspetto che riguarda moltissimi italiani che hanno risparmiato nel tempo attraverso forme di investimento sicure e diffuse.
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Come funziona l’algoritmo e quali titoli vengono esclusi
Dal 16 giugno 2025, l’INPS ha aggiornato il proprio sistema di calcolo dell’ISEE precompilato, recependo le indicazioni della Legge di Bilancio 2024. L’intervento riguarda la cosiddetta “neutralizzazione” automatica di titoli di Stato, buoni fruttiferi e libretti postali, fino a una soglia complessiva di 50.000 euro. Grazie a un algoritmo rivisto, questi strumenti non incidono più – o lo fanno in misura molto ridotta – sull’indicatore economico.
Il processo segue una precisa gerarchia di criteri: prima si considerano i rapporti intestati al dichiarante, poi quelli dei membri del nucleo familiare in ordine anagrafico. In base alla tipologia, vengono progressivamente esclusi i titoli con codici identificativi 2, 6, 7 e 3, come specificato dal messaggio INPS n. 1895. L’utente, comunque, conserva il controllo: può visualizzare le decurtazioni dal Quadro FC2 e decidere se mantenerle o modificarle.
il vero vantaggio: ISEE più basso senza violare la normativa
L’aspetto più rilevante è che, grazie a questa automatizzazione, molti cittadini vedono abbassarsi il proprio ISEE senza dover fare nulla. Questo rende più semplice ottenere bonus e agevolazioni, senza violare le regole o fornire dati incompleti. Come osserva Brocardi, si tratta di un’innovazione pensata per favorire il risparmio responsabile, senza penalizzare chi investe in strumenti sicuri.
In pratica, questo meccanismo consente di ottenere i benefici fiscali in modo legale e trasparente, sfruttando una norma che premia chi ha scelto titoli a basso rischio. Una “scorciatoia” legittima, che trasforma la gestione dell’ISEE in un’opportunità concreta per migliaia di famiglie.
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