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“Europa più flessibile”. Fitto lancia da Vision una nuova Unione


“Il bilancio per le Politiche di coesione europee va reso più flessibile e va semplificato”. Parola del vice presidente della Commissione Ue, Raffaele Fitto, ospite ieri della VI Conferenza sull’Europa del Futuro, che si è chiusa a Siena dopo tre giorni di incontri e dibattiti. “Le Politiche di coesione sono un terzo del bilancio comunitario totale – le parole del vice presidente –. Dal punto di vista geopolitico siamo di fronte a grandi cambiamenti, ma il bilancio europeo ha evidenti limiti di flessibilità. Nella programmazione 2021/27 le Politiche di coesione hanno destinato all’Italia 42 miliardi. Tra il 2019 e il 2021 c’è stato un momento di confronto su programmi e accordi di parternariato e le azioni stanno per partire. Ma come si possono organizzare le risorse se il mondo è totalmente cambiato?”.

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Fitto annuncia: “Lo scorso aprile abbiamo proposto una revisione delle Politiche di coesione confrontandoci con i 27 ministri dell’Unione, i responsabili dei partiti, gli europarlamentari e i sindaci con l’obiettivo di fare una sintesi delle nuove priorità”. E qui l’elenco: “E’ stata chiesta maggiore flessibilità nell’utilizzo delle risorse che vanno rimodulate per la difesa comune, la competitività, l’energia, la casa e l’acqua – le parole del vice presidente –. La scelta degli Stati membri di segnalare le rispettive esigenze è su base volontaria a seconda dei settori. Il mio auspicio è che queste proposte vengano discusse tra settembre e ottobre, in modo che la Commissione Ue possa poi procedere ad adeguare il bilancio alle nuove situazioni”.

E ancora: “Oggi il 75% dei cittadini europei vive in aree urbane con problemi di sovrappopolamento, servizi, trasporti e casa – continua Fitto –. Ma c’è anche la sfida della crisi demografica nelle aree interne, dove c’è lo spopolamento e non ci sono servizi. Abbiamo ancora i Paesi di frontiera, come quelli del Nord Europa, che sono alle prese con le manovre militari della Russia: difficile quindi qualsiasi ipotesi di investimento in queste aree”.

Il tema della difesa rappresenta quindi per l’Unione Europea “un’evidente priorità sotto tutti i punti di vista” così come quello della sicurezza, considerato “anche dal punto di vista dell’autonomia strategica dell’Europa, la grande questione sulla quale concentrare gli investimenti e soprattutto migliorare la qualità della spesa pubblica a livello europeo”: “E’ un’altra grande sfida e lo sforzo che abbiamo messo in campo con la revisione del medio termine del bilancio. Questa riorganizzazione, va in questa direzione”.

Infine i fondi del Pnrr: “Le risorse delle Politiche di coesione e quelle del NextGenerationEu devono interloquire, incrociarsi e, senza ipotizzare lo spostamento completo di una governance sull’altra, avviare una fase di confronto che possa valorizzare le due principali linee guida che accompagneranno il prossimo Multiannual Financial Framework, ovvero semplificazione e flessibilità – la conclusione del vice presidente esecutivo della Commissione europea –. Insomma, la semplificazione è la vera innovazione”.

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