Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

I carabinieri scoprono un’officina abusiva a Porto Mantovano: denunce e multe per più di 35mila euro al titolare


PORTO MANTOVANO Un’importante operazione di controllo e verifica ispettiva si è svolta nella giornata del 30 aprile 2025 presso un sito produttivo situato nel territorio comunale di Porto Mantovano. L’intervento, nato da un’attenta attività informativa e di osservazione sul territorio, è stato condotto dal Comando Stazione Carabinieri di Porto Mantovano, con il supporto tecnico-operativo del Nucleo Ispettorato del Lavoro (N.I.L.) Carabinieri di Mantova, del Nucleo Carabinieri Forestale di Mantova

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Oggetto del controllo è stata un’attività artigianale, esercitata in un capannone industriale preso in locazione da una ditta individuale.

Una sinergia operativa al servizio della legalità

L’operazione si colloca all’interno di una più ampia strategia interistituzionale di contrasto alle irregolarità nei settori della sicurezza sul lavoro, della gestione ambientale e dell’impiego regolare di manodopera. La sinergia tra il Comando Stazione Carabinieri di Porto Mantovano e i reparti specializzati dell’Arma rappresenta un modello operativo che si è dimostrato particolarmente efficace nel garantire controlli a 360 gradi sulle realtà produttive, intervenendo non solo per sanzionare, ma anche e soprattutto per prevenire situazioni di rischio che possono compromettere la salute dei lavoratori, l’ambiente e la sicurezza della collettività. 

In questo caso il controllo ha consentito di far emergere un insieme sistemico di violazioni, che ha richiesto l’attivazione immediata di misure sanzionatorie e interdittive.

Violazioni in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro

Aste immobiliari

 il tuo prossimo grande affare ti aspetta!

 

All’interno della struttura, il personale del N.I.L. Carabinieri di Mantova, unitamente agli operatori della Stazione Carabinieri di Porto Mantovano, ha accertato gravi carenze in materia di sicurezza sul lavoro, tra cui:

· L’assenza totale del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), documento obbligatorio previsto dall’art. 29 del D.Lgs. 81/2008, fondamentale per l’analisi dei pericoli e la prevenzione degli infortuni;

· La mancata nomina del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), figura chiave nell’organizzazione aziendale per la sicurezza – art. 17, co. 1, lett. b);

· L’assenza di presidi e misure di primo soccorso, necessari per garantire l’assistenza immediata ai lavoratori in caso di malori, incidenti o emergenze mediche – art. 45;

· Luoghi di lavoro non adeguatamente mantenuti, con impianti antincendio non funzionanti o privi di manutenzione periodica – art. 64;

· La mancata nomina del medico competente per la sorveglianza sanitaria dei dipendenti – art. 18, lett. a).

A fronte di queste gravi omissioni, sono state elevate ammende per un totale di € 9.188,73, a carico del titolare dell’attività.

Lavoratori in nero e sospensione dell’attività

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Durante il controllo, sono stati identificati due lavoratori presenti all’interno del sito privi di contratto di lavoro e di qualsiasi comunicazione di assunzione agli enti preposti.

La loro posizione irregolare ha determinato l’applicazione della sospensione immediata dell’attività imprenditoriale, ai sensi dell’art. 14 del D.Lgs. 81/2008, per impiego di lavoratori in nero e contestuali violazioni in materia di sicurezza. Inoltre, sono state comminate:

· Sanzione amministrativa per impiego di personale non regolarizzato pari a € 8.000,00;

· Maxi sanzione prevista per lavoro nero (art. 3, co. 3-bis, D.L. 12/2002), pari a € 7.800,00.

Questi numeri non sono solo cifre: essi rappresentano il costo sociale di una gestione imprenditoriale irresponsabile, che mette a rischio la vita e la dignità dei lavoratori.

Irregolarità ambientali e sequestri strumentali

Il Nucleo Carabinieri Forestale di Mantova, intervenuto per la verifica ambientale, ha accertato che l’attività veniva esercitata in assenza della denuncia di inizio attività all’albo provinciale delle imprese artigiane, configurando così una violazione agli obblighi previsti dall’art. 10 del DPR 558/1999, sanzionata con € 5.167,57.

Opportunità uniche acquisto in asta

 ribassi fino al 70%

 

Ulteriore contestazione è stata elevata per la mancata tenuta del registro di carico e scarico dei rifiuti pericolosi, obbligo previsto dal D.Lgs. 152/2006, art. 190, con una sanzione pari a € 4.140,00.

A supporto di tali rilievi, è stato eseguito il sequestro amministrativo cautelare di tutte le principali attrezzature utilizzate nell’attività, tra cui:

· Macchinari industriali per la verniciatura;

· Sollevatori meccanici e carrelli elevatori;

· Compressori, utensili e materiali per la lavorazione dei veicoli;

· Veicoli in fase di lavorazione non autorizzati.

Vuoi acquistare in asta

Consulenza gratuita

 

Infine, all’interno del capannone sono stati rinvenuti 11 veicoli in lavorazione, per i quali sono in corso di redazione altrettanti verbali a carico dei rispettivi proprietari, per un totale di € 946,00.

L’importanza strategica di controlli congiunti per la tutela della legalità

Operazioni di questo genere non sono semplici attività di controllo amministrativo. Esse rappresentano un fondamentale presidio di legalità, prevenzione e protezione sociale, in quanto mirano a garantire che il lavoro venga svolto in condizioni di sicurezza, nel rispetto delle regole e dei diritti fondamentali della persona.

L’Arma territoriale con il supporto dei reparti specializzati conferma con questa azione la centralità della propria missione istituzionale: difendere il cittadino, tutelare il territorio, salvaguardare i lavoratori e contrastare tutte le forme di sfruttamento e illegalità che ancora si annidano in alcuni segmenti dell’economia locale.

Ogni controllo eseguito in sinergia con altri enti non è solo una risposta repressiva, ma anche un forte messaggio di prevenzione: non c’è spazio, in un’economia sana e giusta, per chi opera al di fuori della legalità, senza rispetto per le persone e l’ambiente.

Il titolare dell’impresa, un 61enne residente a Goito, è stato deferito alla Procura della Repubblica di Mantova.



Source link

Conto e carta

difficile da pignorare

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Richiedi prestito online

Procedura celere