sul conto oltre 180 milioni di euro

Chiude con un importante avanzo di amministrazione, 182 milioni di euro, l’ultimo bilancio – riferito al 2024 – della gestione dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ionio da parte di Sergio Prete, in attesa che si insedi il nuovo presidente Giovanni Gugliotti. E il fatto che ci sia un così largo avanzo, spiegano fonti dell’Authority, non significa che nell’anno trascorso non si è speso.

Un avanzo significativo, si evidenzia, c’è sempre stato, in anni precedenti ha toccato anche quota 250 milioni di euro, ed è dovuto al fatto che l’Authority, per lavori e interventi, ha prima postato risorse proprie e poi una volta ottenuti i fondi necessari da altri canali (ministero delle Infrastrutture e trasporti ma anche altri), le risorse iniziali sono rientrate, se non tutte, in parte, da dove erano inizialmente uscite. In tal modo la provvista finanziaria dell’Autorità portuale é stata reintegrata.

Il rendiconto è stato approvato dal comitato di gestione dell’Autorità portuale e sull’avanzo di amministrazione 160.852.741 euro saranno disponibili per la programmazione finanziaria prossima. Una parte, spiegano fonti dell’Authority, è impegnata per la diga foranea. Ce ne sono due in cantiere: quella ovest che è in fase di realizzazione, già appaltata – un intervento di circa 40 milioni per il quale è finita la prima parte di monitoraggio ambientale ante-operam -, e quella est, che invece è in progettazione. A questo si aggiunge il progetto di messa in sicurezza e bonifica dello yard ex Belleli dove l’Authority anticipa circa 50 milioni per poi recuperarli in seguito. Si sta terminando la progettazione esecutiva e sullo yard si insedierà Cantieri di Puglia, l’azienda che costruirà scafi in acciaio e alluminio per grandi yacht. L’affidamento dei lavori allo yard è avvenuto a fine dicembre. Il progetto è denominato “Riconversione industriale, sviluppo economico e produttivo del sito ex Yard Belleli nel porto di Taranto”. Se lo è aggiudicato il raggruppamento temporaneo di imprese costituito tra la società Icm spa, capogruppo mandataria, e le mandanti Fincantieri Infrastructure Opere Marittime spa, Eni Rewind spa, Semataf srl e Fincantieri Infrastructure spa, per l’importo netto di 135 milioni e 312mila euro.

Un successivo accordo quadro firmato in Regione ai primi di gennaio, ha poi ufficializzato il tutto.

Per la diga ovest, invece, l’appalto risale a giugno scorso e lo ha ottenuto Sjs Engineering, società controllata dal gruppo dell’ingegneria Dba di Villorba (Treviso), in raggruppamento temporaneo con altre aziende. La diga è a protezione del porto. Il progetto, previsto nel piano regolatore e inserito nella programmazione triennale dei lavori pubblici, prevede il dragaggio del fondale marino e la realizzazione di una diga lunga 500 metri nel lato ovest fuori dal porto, costituita da massi naturali e artificiali, la cui struttura si adatta alle caratteristiche geotecniche del terreno di fondazione.

Tornando invece al rendiconto, le entrate accertate sono state pari a 72.150.747 euro, in aumento del 16% rispetto al 2023. Le spese dell’Authority sono state pari a 109.650.918 euro. Rispetto al 2023, si è registrato l’incremento delle spese in conto capitale (+114%), di cui quelle correnti pari a 14.910.952 euro e quelle relative alle opere portuali a 86.919.429 euro, mentre ammonta a 424 milioni e 770mila euro “il valore delle opere portuali realizzate nell’ultimo decennio nel demanio portuale”. Il commissario Prete dichiara che “nonostante il calo dei traffici registrato nel 2024 e le ulteriori criticità operative riscontrate nei mesi precedenti”, comunque sono stati ottenuti “risultati positivi in termini di autonomia finanziaria ed efficienza amministrativa”.

Sulla nomina a presidente dell’Authority di Giovanni Gugliotti, ex sindaco di Castellaneta ed ex presidente della Provincia di Taranto, già di Forza Italia ed ora vicino alla Lega, la Regione , attraverso il presidente Michele Emiliano, ha già espresso l’intesa sull’indicazione arrivata dal Mit.
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