Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

Stop espansione allevamenti intensivi in Friuli-Venezia Giulia


In Friuli-Venezia Giulia, la battaglia dei cittadini contro l’espansione degli allevamenti intensivi segna una tappa importante: nei comuni di San Vito al Tagliamento e Chions è stata infatti bloccata la costruzione di nove nuovi capannoni destinati all’allevamento industriale di polli.

Trasforma il tuo sogno in realtà

partecipa alle aste immobiliari.

 


Una decisione che mette un freno alla proliferazione di impianti zootecnici su scala industriale in un territorio già fortemente interessato da queste attività.

Il dietrofront arriva dopo mesi di mobilitazione da parte di comitati locali e associazioni ambientaliste, tra cui Greenpeace, Legambiente e ISDE (Medici per l’Ambiente), che si sono opposti all’espansione di due siti produttivi già esistenti. La società agricola Zarattini, che gestisce tredici capannoni a Prodolone e cinque a Torricella, aveva avanzato la richiesta di ampliare la propria attività con ulteriori cinque strutture a San Vito e quattro a Chions, in aree contigue.

Stop all’espansione degli allevamenti intensivi in Friuli-Venezia Giulia: i motivi

L’impatto ambientale sarebbe stato considerevole: secondo le stime, l’insieme dei nuovi impianti avrebbe portato a una produzione annua di circa sei milioni di polli, alimentando una concentrazione già critica di allevamenti intensivi nel territorio del Sanvitese. Le aree coinvolte, inoltre, si trovano all’interno di un corridoio ecologico individuato dal Piano paesaggistico regionale, caratterizzato dalla presenza di biodiversità e di numerose sorgenti di acqua dolce.

Oltre all’impatto sul paesaggio e sull’ecosistema locale, preoccupa anche il potenziale danno alla salute umana. Gli allevamenti intensivi sono tra le principali fonti di emissioni di ammoniaca, sostanza che contribuisce alla formazione delle polveri sottili PM2.5. Secondo studi scientifici, queste particelle sono responsabili di decine di migliaia di decessi prematuri ogni anno in Italia. Inoltre, la concentrazione di allevamenti pone seri rischi di contaminazione delle falde acquifere e di degrado del suolo.

A fronte di questi pericoli, la reazione delle comunità locali non si è fatta attendere. I cittadini di Chions, Taiedo, Fiume Veneto e San Vito al Tagliamento hanno dato vita al Comitato “Ambiente e coscienze pulite”, promuovendo azioni di sensibilizzazione e informazione sul territorio. Il supporto delle organizzazioni ambientaliste è stato determinante: un anno fa, un convegno pubblico ha riunito esperti, medici e attivisti per illustrare le conseguenze sanitarie e ambientali del progetto. Da allora, la pressione è rimasta alta, fino alla rinuncia ufficiale dell’azienda a proseguire con i piani di ampliamento.

La tua casa dei sogni ti aspetta

partecipa alle aste immobiliari!

 

L’eco istituzionale

La vicenda ha avuto anche un’eco istituzionale. Recentemente, i comuni di San Vito al Tagliamento, Castenedolo (Brescia) e Spoltore (Pescara) hanno approvato una mozione che invita alla riconversione del modello di allevamento industriale verso pratiche più sostenibili, in linea con i principi dell’agroecologia. Un passo concreto che conferma una crescente consapevolezza nelle amministrazioni locali.

Sul fronte normativo, tuttavia, i tempi restano lunghi. La proposta di legge “Oltre gli allevamenti intensivi”, presentata a marzo 2024 da una coalizione di associazioni tra cui WWF Italia, Lipu e Terra!, è ancora ferma in Commissione Agricoltura alla Camera. Il testo mira a riformare il sistema zootecnico italiano, promuovendo un modello produttivo meno impattante e più rispettoso del benessere animale, della salute pubblica e dell’ambiente.

Il blocco dei nuovi capannoni in Friuli rappresenta una vittoria simbolica e concreta per chi chiede un cambiamento di rotta. Ma i promotori della mobilitazione avvertono: è solo l’inizio di un percorso più ampio, che richiede una riforma strutturale del settore e scelte politiche coraggiose a livello nazionale.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Opportunità uniche acquisto in asta

 ribassi fino al 70%