Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

“L’Italia è all’avanguardia nel modello dell’impresa solidale”


© Agenzia Nova – Riproduzione riservata

Trasforma il tuo sogno in realtà

partecipa alle aste immobiliari.

 

L’economia sociale è sempre più al centro del dibattito nell’Unione Europea. Il ministro del Lavoro, Marina Calderone, spiega a “Buone Notizie Corriere della Sera” qual è la situazione in Italia: “In Europa siamo all’avanguardia e abbiamo spesso giocato d’anticipo, con indicazioni che poi sono state formulate a livello comunitario. Ne è un esempio la Raccomandazione del 2023 sullo sviluppo delle condizioni quadro dell’economia sociale. Ma anche il Codice del Terzo settore così come la riforma dell’impresa sociale non sono da meno. E ancora, rispetto alla creazione di sistemi nazionali di certificazione dell’economia sociale, in Italia abbiamo il Registro unico nazionale del Terzo settore (Runts) che di fatto crea una finestra tra le azioni degli enti iscritti e i cittadini”. Calderone osserva che “pure rispetto alla previsione di misurare l’impatto sociale di tale economia siamo allineati, con linee guida nazionali che indicano in quale modo evidenziare i cambiamenti sulle comunità generati dall’azione di chi concretamente si muove nel campo”.

Siamo in linea con le richieste europee: “Il modello italiano di impresa sociale è storicamente molto rispondente alla richiesta europea di sviluppare una governance partecipativa per queste imprese basata sul coinvolgimento di lavoratori e utenti nelle decisioni più rilevanti. E il riconoscimento di questa peculiare attenzione all’economia sociale è fattivo grazie alla decisione di avere elaborato una serie ben precisa di incentivi fiscali”. A questo proposito, Bruxelles ha dato di recente il suo via libera alla fiscalità di vantaggio per il Terzo Settore: “Lo scorso marzo la Comfort letter della Direzione generale concorrenza della Commissione Europea ha dato certezza alle regole fiscali applicabili al Terzo settore e all’impresa sociale: un risultato molto importante. Il via libera di Bruxelles ha alla sua base una distinzione molto netta tra Terzo Settore e impresa profit. La fiscalità di vantaggio è accordata perché tutte le entrate servono per svolgere attività di interesse generale. Un vincolo che le imprese profit non hanno e che permette di escludere per loro il regime fiscale di favore degli aiuti di stato”. La ministra si sofferma infine sugli altri passi avanti che è lecito attendersi in tema fiscale: “Per esempio per chi investe nel capitale dell’impresa sociale. La decisione della Commissione dello scorso marzo, di favorire una fiscalità specifica del Terzo settore, ha fatto riferimento in particolare alla natura non commerciale delle attività di interesse generale svolte dagli Enti del terzo settore (Ets), nonché alla loro flat tax e alla detassazione delle somme che l’impresa sociale destina all’incremento del patrimonio o allo svolgimento delle attività di interesse generale. A questo punto – continua – confidiamo che arrivi anche un riscontro positivo rispetto ai titoli di solidarietà e agli incentivi fiscali, sotto forma di detrazioni e deduzioni, per chi investe nel capitale dell’impresa sociale” conclude Calderone.

Leggi anche altre notizie su Nova News

Clicca qui e ricevi gli aggiornamenti su WhatsApp

Seguici sui canali social di Nova News su Twitter, LinkedIn, Instagram, Telegram

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

© Agenzia Nova – Riproduzione riservata





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione