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Il faro dell’Anticorruzione sui servizi socio-sanitari


Sanità, case popolari, trasporto scolastico, servizi socio-sanitari di assistenza alla persona. Sono alcuni degli ambiti sui quali l’Anticorruzione concentrerà l’attività di vigilanza nei prossimi mesi sulla base delle criticità emerse nei controlli dell’anno precedente. 

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Sotto esame servizi ma anche opere pubbliche

Secondo quanto deciso da una apposita direttiva programmatica dell’Autorità, finiranno sotto esame servizi e forniture ma anche opere pubbliche. Infrastrutture sociali finanziate con risorse statali o europee, si pensi ai miliardi messi a disposizione dal Piano nazionale di ripresa e resilienza  – Pnrr, necessarie per far compiere il salto di qualità atteso dal welfare italiano. 

«Abbiamo voluto concentrarci in modo particolare sulle opere bloccate o in ritardo, così da far accelerare la realizzazione di quei lavori di cui si ha particolare bisogno, evitando sprechi inutili di denaro pubblico», ha commentato il presidente Giuseppe Busia. Anac punterà l’attenzione anche sul lavoro delle stazioni appaltanti che dopo l’aggiudicazione tralasciano di controllare adeguatamente la fase di esecuzione. 

«In tal modo, l’attività di vigilanza non serve solo ad evidenziare mancanze, che purtroppo ci sono, ma aiuta a correggerle, a ridurre i tempi di realizzazione delle opere e a garantire che le risorse pubbliche siano utilizzate al meglio», ha spiegato Busia. 

Lavori, case popolari nel mirino

Fra le tante incompiute sulle quali l’Authority accentuerà l’ispezione, oltre ad esempio le dighe e le opere di contrasto al dissesto idrogeologico, c’è un ambito di intervento tipicamente sociale: l’edilizia residenziale pubblica. In particolare, gli appalti di lavori previsti per far fronte al problema sociale dell’inadeguatezza del patrimonio abitativo pubblico causato dalla mancanza di manutenzione e di rinnovamento. 

Interventi che, se realizzati nel tempo, avrebbero evitato il deterioramento delle strutture e degli impianti e scongiurato gravi rischi per la sicurezza degli inquilini. L’Anac intende incentivare l’attività di vigilanza al fine di arrivare «alla messa a norma e alla fruibilità, da parte della comunità, di numerosi immobili che allo stato risultano sfitti e che, invece, potrebbero soddisfare la domanda abitativa di molte famiglie». Saranno verificati, fra l’altro, gli investimenti stanziati dagli enti gestori per il recupero energetico degli edifici.

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Servizi, occhi puntati sui servizi alla persona

Guardia alzata, inoltre, per i contratti di servizi e forniture nei settori del trasporto scolastico e dei servizi sociosanitari di assistenza alla persona. Un ambito, quest’ultimo, le cui modalità realizzative «esplicano la loro efficacia intrinseca essenzialmente sotto il profilo qualitativo».
Negli anni passati in tali ambiti, precisa la Direttiva, sono emerse «significative criticità, quali ad esempio il costante improprio ricorso allo strumento della proroga o del rinnovo dei contratti pubblici e/o il ricorrere di affidamenti effettuati illegittimamente in deroga alle procedure ordinarie, soprattutto nel settore della sanità». 

Spesso, inoltre, è stata riscontrata una carenza di controlli da parte delle stazioni appaltanti sulla corretta esecuzione delle obbligazioni assunte nel contratto di appalto da parte dell’appaltatore. Il campione di indagine ricomprenderà le Aziende sanitarie per i servizi socio-sanitari e i Comuni relativamente ai servizi sociali. 

Accoglienza migranti, fari accesi sulle criticità

Nel settore dell’accoglienza dei migranti fari accesi invece sugli affidamenti di maggiore entità effettuati principalmente dalle prefetture e dagli enti locali. Particolare attenzione sarà riservata infine alla ristorazione, pulizia e sanificazione, facility management degli immobili. Si tratta di attività che, pur non essendo strettamente sociali, sono spesso gestite da enti del non profit come le cooperative sociali. 

Il campione degli enti da mettere sotto controllo sarà estratto da una lista formata sulla base degli esiti delle verifiche condotte dagli Organismi indipendenti di valutazione – Oiv.

In foto il presidente dell’Anac Giuseppe Busia (credit: www.anticorruzione.it)

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