Questa mattina, per resistere alle tempeste mentali dello scoraggiamento, abbiamo deciso di rinnovare il nostro impegno e dare solidità alla nostra vocazione. Ci siamo chiesti: esistono realtà che stanno esplorando nuovi modelli di economia e di lavoro?
In questa ricerca ci siamo imbattuti in un articolo molto interessante pubblicato dal Centro Studi Doc, che vi invitiamo a leggere per approfondire. Il sito centrostudidoc.org lo conoscevamo già, e in passato lo avevamo citato in questo articolo: Ripensare il lavoro come spazio di crescita personale, dove trovate altri spunti utili.
Non cerchiamo risposte, ma ispirazioni
Non siamo qui per dare soluzioni definitive. Il nostro è un viaggio di scoperta, e vogliamo semplicemente condividere quegli spunti che ci ispirano o ci offrono nuove prospettive.
Nell’articolo del Centro Studi Doc si parla del modello cooperativo delle imprese Pegaso, un approccio alternativo al lavoro autonomo tradizionale. Un esempio concreto di applicazione di questo modello è Doc Servizi, una cooperativa che propone soluzioni innovative per liberi professionisti e partite IVA.
I vantaggi per i liberi professionisti
Chi lavora con partita IVA lo sa: è un percorso pieno di libertà, ma anche di rischi. Una malattia, un calo di fatturato, un errore possono mettere a dura prova la stabilità economica. La partita IVA, di fatto, è priva di tutele.
Ed è qui che la proposta di Doc Servizi diventa interessante. In sintesi, la partita IVA può essere assunta dalla cooperativa per un periodo di tempo, mantenendo però la propria autonomia e responsabilità professionale. Il professionista continua a gestire i propri clienti e progetti, ma accede a strumenti e tutele tipici del lavoro dipendente.
Un esempio concreto: la gestione delle collaborazioni
Uno dei vantaggi più immediati è la possibilità di creare team di lavoro. Se sei un freelance e lavori con altri professionisti, normalmente fatturi l’intero importo al cliente e poi paghi i tuoi collaboratori, ma essendo in regime forfettario non puoi scaricare le spese. Ciò significa che pagherai le tasse su tutto l’importo, anche su quello che non hai realmente guadagnato.
Facciamo un esempio pratico: se fatturi 1.000 euro, ma 600 li paghi a un collaboratore, ti restano 400 euro effettivi. Tuttavia, le tasse le pagherai su tutti i 1.000 euro. Attraverso Doc Servizi, invece, le spese vengono gestite dalla cooperativa e il problema si risolve: puoi continuare a lavorare da autonomo, ma con tutti gli ammortizzatori di un dipendente.
Ovviamente, il costo del servizio esiste: una percentuale viene trattenuta dalla cooperativa, e sei comunque responsabile delle tasse da versare. Tuttavia, Doc Servizi è molto trasparente e disponibile a costruire soluzioni personalizzate in base alle tue esigenze.
Un libro gratuito per approfondire: il manuale Routledge
Nell’articolo del Centro Studi Doc è segnalata anche una risorsa preziosa per chi vuole approfondire i temi dell’economia cooperativa: si tratta del Routledge Handbook of Cooperative Economics and Management. Il libro è in inglese ma è disponibile gratuitamente in formato digitale, e lo potete scaricare a questo link:
📘 Scarica il manuale Routledge
Conclusione
Se stai cercando un modo diverso per vivere il lavoro da freelance, se desideri una rete che ti sostenga nei momenti difficili e che ti permetta di crescere insieme ad altri professionisti, il modello cooperativo proposto da realtà come Doc Servizi potrebbe essere un’ottima strada da esplorare.
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