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Sessione europea al Consiglio regionale, botta e risposta Putzu-Mastrovincenzo


ANCONA – Seduta di consiglio regionale caratterizzata dalla sessione europea con il Rapporto n. 66/2024 ‘Stato di attuazione delle politiche comunitarie’. Si sono registrate alcune fibrillazioni tra maggioranza ed opposizione. In merito alla programmazione Fesr e Fse 2014-2020, il primo ha registrato una spesa certificata di 465,3 milioni di euro a fronte di una dotazione di 458,4 milioni, con 3.334 progetti realizzati. Analogo risultato per il Fse, con una spesa certificata di 241 milioni di euro, superiore ai 238 milioni di dotazione effettiva. Nell’ambito del Psr 2014–2022, la Regione ha impegnato oltre il 101% delle risorse stanziate e ha già pagato l’83,7%, rispettando pienamente gli obiettivi fissati dall’Unione europea per evitare il disimpegno automatico. Per la programmazione attuale, il Pr Fesr 2021–2027, con 586 milioni di euro di risorse, ha attivato il 71% dei fondi e impegnato oltre 301 milioni. Il Pr Fse Plus 2021–2027 ha una dotazione di 296 milioni di euro, con il 56% di risorse già attivate. Dopo la revisione del programma, approvata lo scorso marzo, l’Asse 1 dedicato all’occupazione è salito a 113 milioni, mentre l’Asse 4 per i giovani è stato potenziato a 51,2 milioni. In parallelo, 7,9 milioni aggiuntivi sono stati assegnati alla Regione Marche per le pari opportunità dal Programma Nazionale Giovani Donne Lavoro.

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La maggioranza

Il relatore di maggioranza, il consigliere regionale di Fratelli d’Italia e Presidente II Commissione consiliare Andrea Putzu, ha evidenziato come anche nell’ultimo anno di legislatura, «la Regione Marche si confermi un modello virtuoso nell’impiego e nella programmazione dei fondi europei. Grazie all’impegno della Giunta e delle strutture tecniche, siamo riusciti a garantire un utilizzo efficace e completo delle risorse disponibili, assicurando il massimo beneficio per cittadini, imprese e territori». In merito alla programmazione Fesr e Fse 2014-2020, «risultati eccezionali che testimoniano una gestione puntuale ed efficiente delle risorse, senza lasciare un euro inutilizzato», ha evidenziato Putzu, ricordando come Programma Operativo Complementare (POC), con 171 milioni di euro di dotazione, «ha già liquidato 22,8 milioni di euro. Il 31% delle risorse è destinato all’inclusione sociale e alla salute, il 19% alla competitività delle imprese e il 16% rispettivamente a lavoro e digitalizzazione». Passando alla programmazione attuale, «grazie all’esecutivo guidato dal Presidente Acquaroli – continua il Consigliere Putzu – la Regione Marche è terza in Italia per avanzamento per quanto riguarda il Programma Fesr e prima, tra tutte le Regioni italiane, per l’avanzamento della spesa del FSE Plus. Non ci fermeremo, anzi stiamo lavorando per semplificare le procedure attuative, per rendere più agevole l’accesso alle risorse europee da un punto di vista burocratico e anche temporale, perché queste risorse arrivino il prima possibile alle imprese marchigiane. In questi anni abbiamo costruito una strategia fondata sull’innovazione, sulla valorizzazione del territorio e sul gioco di squadra con enti locali, imprese, università e scuole. Il riconoscimento delle Marche come ‘Valli regionali dell’innovazione’ è il risultato di una visione concreta e condivisa. Continueremo su questa strada, lavorando per una regione sempre più competitiva, moderna e attrattiva», ha concluso.

Le opposizioni

Per il relatore di minoranza, il consigliere regionale del Partito Democratico, Antonio Mastrovincenzo «si è registrato un forte ritardo nel passaggio del provvedimento in Aula che doveva essere discusso un anno fa». E passando nello specifico «il livello dei pagamenti effettuati finora non ci soddisfa. Le risorse disponibili vanno utilizzate tutte, presto e, soprattutto, nel miglior modo possibile. Finora risultati concreti non si vedono: aumenta il lavoro precario, centinaia di imprese chiudono, cresce il numero di famiglie in condizione di povertà», ha proseguito Mastrovincenzo che nella sua replica ha anche letto alcuni stralci dell’intervento che la collega di partito, Manuela Bora, non è riuscita a leggere personalmente, per motivazioni tecniche dovute alla chiusura dei tempi stabiliti dalla presidente dell’Assise civica per la discussione sul rapporto. «Il pacchetto straordinario di fondi che la Giunta Acquaroli ha avuto a disposizione è superiore del 66% rispetto alla programmazione precedente, risorse che avrebbero dovuto favorire nuovi interventi innovativi. Ma così non è stato. Sarebbe stato doveroso presentare un bilancio e una relazione aggiornato, mettendo in evidenza la loro efficacia e l’impatto eventualmente avuto sui territori in termini di investimenti attivati e posti di lavoro creati. Il nostro timore è che a questo ritmo di programmazione, solo dalla metà del 2025 le risorse saranno veramente accessibili per il nostro tessuto produttivo, ma le nostre aziende hanno bisogno di liquidità immediata». In merito, infine, sui record che la Regione Marche ha ottenuto sull’argomento, caustico il commento delle opposizioni. «Riconosciamo un discreto impegno di livello di risorse, ma sui pagamenti non siete ai primissimi posti».





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