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situazione drammatica, ma la Giunta Marsilio si gira dall’altra parte – ekuonews.it


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L’AQUILA – “Il comparto ittico abruzzese è allo stremo, ma il centrodestra che governa la Regione Abruzzo continua a voltarsi dall’altra parte: è inaccettabile che il presidente Marsilio e gli assessori al Turismo e al Bilancio ignorino la gravità di una crisi che minaccia non solo l’economia costiera, ma un intero patrimonio culturale e ambientale”. Lo dichiara Francesco Taglieri, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, dopo l’ennesima denuncia a mezzo stampa di pescatori e associazioni di categoria che lamentano una crisi sempre più profonda dell’economia ittica regionale.

“Aumentano le spese, ma diminuisce il pesce pescato – continua Taglieri – e questo comporta una sostenibilità economica sempre più complicata per l’intero settore. La crisi del pesce azzurro, alici e sardine in primis, come si legge nell’articolo del quotidiano Il Centro, è solo la punta dell’iceberg di un disastro più ampio: il 58% degli stock ittici nel Mediterraneo è sovrasfruttato e questo rende il nostro mare il secondo più impoverito al mondo. In Italia, il ‘Fish Dependence Day’ del 2024 è stato raggiunto già a luglio: da quel momento abbiamo consumato più pesce di quanto le risorse del nostro Paese siano in grado di produrre, diventando sempre più dipendenti dalle importazioni estere. Dati, questi, che non possono essere ignorati e che manifestano uno scenario drammatico per il settore ittico regionale”.

“I pescherecci tornano a riva a mani vuote, le entrate crollano e i costi aumentano, e nel frattempo le imprese sono costrette a indebitarsi per sopravvivere. Anziché investire in un piano di sostegno e rilancio del settore, la Giunta Marsilio resta inerme e ignora perfino i dati più allarmanti, che di certo non hanno colore politico. Non si possono chiudere gli occhi di fronte alla riduzione delle giornate di pesca fino al 50% e dei guadagni fino al 70%; all’invasione del granchio blu che ha colpito duramente il settore delle vongole; ai cambiamenti climatici che causano la tropicalizzazione del mare con l’arrivo di specie invasive e la moria di pesci autoctoni come la spigola; alla drammatica assenza di sostegni economici nonostante i fermi biologici imposti ai pescatori. Le marinerie hanno rispettato i vincoli ambientali e hanno fatto la loro parte per la sostenibilità, ma lo Stato e la Regione li hanno abbandonati”, prosegue il capogruppo del M5S.

“Ci sono alcune iniziative locali, come il progetto ‘A Pesca di Plastica’ avviato a San Benedetto del Tronto, che è interessante. Però non possiamo affidarci al buon cuore dei pescatori: serve un piano strutturato, sostenuto da fondi regionali e nazionali, che tuteli l’ambiente ma anche le imprese e i posti di lavoro. Se Marsilio non è in grado di difendere il nostro mare e chi lo vive ogni giorno, abbia almeno il coraggio di ammetterlo. Come Movimento 5 Stelle continueremo a denunciare questa vergognosa inazione e a proporre soluzioni concrete per un futuro sostenibile e dignitoso per la pesca abruzzese”, conclude Taglieri.



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