BARI – Una mappa per orientarsi nel cuore di Bari, tra cultura, impresa e accoglienza, destinata a diventare lo strumento di riferimento per residenti, viaggiatori e turisti. È stato presentato nella sala consiliare di Palazzo di Città il progetto InCittà Bari 2025, seconda edizione dell’iniziativa ideata dall’associazione culturale InCittà, con il patrocinio del Comune e del Municipio I.
L’obiettivo è ambizioso ma concreto: valorizzare il patrimonio storico e artistico, potenziare la fruizione dei servizi e promuovere le eccellenze produttive e imprenditoriali della città, attraverso una mappa multifunzionale disponibile sia in versione cartacea che digitale. La distribuzione prevede 100.000 copie stampate e l’attivazione di una webapp facilmente consultabile da ogni dispositivo.
Alla presentazione ufficiale hanno preso parte gli assessori Pietro Petruzzelli e Paola Romano, il fondatore del progetto Luciano Saracino, il creative manager Massimiliano Giandomenico, il presidente di Confindustria Turismo Bari BAT Massimo Salomone, il contrammiraglio Vincenzo Leone, la docente universitaria Letizia Carrera, rappresentanti consolari e Riccardo Figliolia di Confimi Industria.
«Bari ha tutto: arte, storia, gastronomia, logistica, cultura d’impresa» ha sottolineato Saracino. «Con questa iniziativa vogliamo essere ambasciatori del “made in Bari”, fornendo una guida aggiornata e utile non solo ai turisti ma anche a chi vive o lavora in città. Quest’anno abbiamo incluso nuovi luoghi fuori dal centro storico e rafforzato la parte informativa sui trasporti».
Paola Romano ha evidenziato come la mappa interpreti pienamente la visione urbana policentrica dell’amministrazione, collegando quartieri e punti d’interesse in un’unica rete di conoscenza e accessibilità. «Luoghi simbolo come il nuovo Museo del Faro, appena aperto, testimoniano quanto la nostra città abbia da raccontare. E quest’estate organizzeremo oltre 400 eventi culturali aperti a tutti», ha annunciato l’assessora.
Il boom turistico barese trova conferma anche nei numeri illustrati da Petruzzelli: dal 1 gennaio al 12 maggio 2025 si sono registrati 682.000 pernottamenti, contro i 521.000 dello stesso periodo nel 2024, con una crescita del 30%. L’imposta di soggiorno, introdotta per monitorare e reinvestire risorse, sarà utilizzata per metà in progetti di turismo sostenibile.
Il turismo, però, non vive separato dagli altri settori produttivi. Lo ha ricordato Riccardo Figliolia, che ha posto l’accento sulla necessità di creare sinergie tra tessuto urbano, imprese e visitatori. Un concetto ripreso anche da Massimo Salomone, secondo cui Bari ha trainato nel 2024 la ripresa turistica dell’intera regione, soprattutto grazie al turismo internazionale, favorito da collegamenti marittimi e aerei efficienti.
Numeri impressionanti anche dal porto: 1,5 milioni di passeggeri nel 2024, di cui 460.000 crocieristi, come ricordato dal contrammiraglio Vincenzo Leone. «Bari è una città compatta ma ben collegata: porto, aeroporto e stazione sono nel raggio di pochi chilometri, un vantaggio logistico unico», ha sottolineato.
La docente Letizia Carrera ha ribadito l’appoggio dell’Università di Bari al progetto, sottolineando l’importanza di promuovere un turismo consapevole, esperienziale, capace di andare oltre i percorsi stereotipati. «La mappa rappresenta uno strumento di educazione al viaggio e un invito a scoprire ogni sfaccettatura del nostro territorio» ha concluso.
Con la nuova edizione del progetto InCittà, Bari scommette su un turismo integrato e intelligente, dove storia, innovazione e ospitalità diventano punti cardinali di un’esperienza autentica.
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