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Eni: Avviato il “Ragusa Innovation Lab”: iniziativa di co-sviluppo imprenditoriale a supporto territorio siciliano


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Si è concluso con successo, alla presenza delle istituzioni regionali e comunali, Confindustria e parti sindacali il “Ragusa Innovation Lab”, un bootcamp di due giorni organizzato da Joule, la scuola di Eni per l’Impresa in collaborazione con Versalis, Novamont ed Enilive con il supporto del Consorzio ELIS. L’obiettivo è quello di sviluppare insieme nuove soluzioni tecnologiche per il territorio siciliano grazie alla collaborazione con startup e PMI innovative.

Il sito di Ragusa, in particolare, svolgerà il ruolo di hub delle applicazioni dedicate all’ambito della chimica. La selezione ha visto, a partire da più di 1800 realtà analizzate, l’individuazione di 6 realtà di interesse in diversi ambiti: dal riciclo avanzato dei polimeri ai materiali innovativi, dai biostimolanti agricoli (per filiere biocarburanti e chimica da fonti rinnovabili), all’additive manufacturing e alla valorizzazione degli scarti industriali e agricoli: • RUB-LAB – Circular economy (gomma riciclata): startup di Santa Ninfa, Trapani, che ha sviluppato un metodo innovativo per riutilizzare la gomma da pneumatici fuori uso nella produzione di asfalti ecosostenibili; • Ohoskin – Bio-materiali da scarti agricoli: startup con sede a Catania, creatrice del primo materiale vegan leather alternativo alla pelle animale realizzato interamente a partire da scarti di arance e cactus siciliani; • NLComp (Northern Light Composites) – Materiali compositi riciclabili: startup friulana (Monfalcone) specializzata nello sviluppo di compositi avanzati completamente riciclabili; • EVJA – Agricoltura 4.0 e biostimolanti: startup originaria di Napoli, ora con base a Milano, ma già operativa sul territorio siciliano e pioniera nelle soluzioni di agricoltura digitale e agricoltura intelligente; • MetHydor – Accumulo di idrogeno sicuro: startup high-tech genovese focalizzata su sistemi di stoccaggio di idrogeno a stato solido, ideale per applicazioni stazionarie, nel trasporto e settore marittimo; • Kymia – Bio-materiali da scarti agricoli: startup con sede a Catania, si occupa del recupero di un sottoprodotto finora poco sfruttato, il mallo del pistacchio (involucro esterno del frutto) e sua trasformazione in un ingrediente ad alto valore per i settori cosmetico e nutraceutico.

Nel corso della due giorni sono state individuate opportunità di collaborazione in ambito ricerca e sviluppo in partnership con Eni, Versalis e Novamont e successiva potenziale roadmap commerciale. L’iniziativa si inserisce all’interno di un programma più ampio, portato avanti dalla Scuola per l’impresa di Eni e destinato alla valorizzazione del territorio regionale. Un percorso avviato con la Bioraffineria di Gela nel 2023 per supportare i giovani usciti dal sistema scolastico ma ancora inoccupati (NEET) e offrire loro nuove opportunità professionali e imprenditoriali e poi proseguito nel 2024 con CrossConnect, l’Acceleratore Infratech di CDP Venture Capital con sede presso l’hub Isola Catania, dedicato a startup operanti in ambito infrastrutture fisiche e digitali in collaborazione con Plug and Play ed ELIS e il supporto di aziende come Saipem, Buzzi e Sonatrach Raffineria Italiana. Attraverso queste iniziative – a cui si aggiunge in ordine di tempo il “Ragusa Innovation Lab” – l’obiettivo è creare una rete sinergica locale in cui grandi imprese, PMI, startup, università e comunità possano cooperare insieme per valorizzare le eccellenze e i talenti siciliani e attrarre nuovi investimenti.






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