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Previsti contributi economici a fondo perduto per imprese che sviluppano soluzioni tecnologiche d’avanguardia e approcci innovativi, con possibili impieghi all’interno del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), delle amministrazioni economico-finanziarie e, più in generale, nel comparto pubblico.

In questo contesto nasce il programma “Fintech Factory MEF”, finanziato dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, che mette a disposizione un fondo di 2.085.000 euro attraverso i primi due bandi pubblici:

  1. per startup, spin-off, piccole e medie imprese,
  2. per iniziative imprenditoriali guidate da donne.

Il progetto “Fintech Factory MEF”, destinato a proseguire con ulteriori bandi in futuro, si propone due finalità principali:

  • da un lato, sostenere le realtà imprenditoriali innovative nella sperimentazione e validazione di tecnologie e soluzioni digitali nel settore pubblico, verificandone prestazioni, benefici e potenziali risparmi;
  • dall’altro, incentivare all’interno della Pubblica Amministrazione la crescita di competenze trasversali e la co-creazione di nuovi strumenti digitali, con la prospettiva di un’eventuale integrazione nei processi operativi delle istituzioni pubbliche.

Progetto “Fintech Factory” per startup o piccole e medie imprese

In tale articolo viene trattato l’Avviso Mef dell’8 maggio 2025 diretto a sostenere progetti di sperimentazione e verifica delle soluzioni presentate da startup o piccole e medie imprese che impiegano tecnologie avanzate basate su intelligenza artificiale e/o data analytics.

Tali proposte devono distinguersi per il loro carattere innovativo nel settore economico-finanziario e garantire il rispetto dei principi fondamentali e degli standard di sicurezza informatica.

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Soggetti ammessi: requisiti e condizioni per partecipare

Possono presentare domanda le startup e le piccole e medie imprese (PMI) che intendano validare e sviluppare soluzioni che rispondano contemporaneamente a due condizioni:

  • siano basate su tecnologie innovative fondate sull’intelligenza artificiale e/o sull’elaborazione dei dati;
  • introducano prodotti, servizi o strumenti innovativi nel settore economico-finanziario.

Oltre a soddisfare le caratteristiche sopra elencate, i candidati devono possedere, al momento della presentazione della domanda, tutti i requisiti di ammissibilità riportati nellAllegato 2, che costituisce parte integrante del presente Avviso.

Le imprese che partecipano non possono ricevere contemporaneamente i finanziamenti previsti da questo bando e da quello dedicato alle startup femminili, anch’esso promosso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Se un’impresa ha già firmato la convenzione per ottenere il contributo previsto dal bando rivolto alle startup femminili, ciò viene considerato come accettazione definitiva di quel beneficio, comportando la rinuncia automatica ai contributi previsti dal presente Avviso.

Validazione e contributi economici

Le startup e le PMI selezionate tramite l Avviso avranno accesso a un percorso di validazione, ovvero una serie di attività organizzate all’interno dei laboratori virtuali di innovazione promossi dal Dipartimento del Tesoro. L’obiettivo è testare e verificare il funzionamento, le prestazioni, i benefici e la sostenibilità economica delle tecnologie o soluzioni proposte nel contesto della Pubblica Amministrazione.

Per svolgere queste attività di validazione, i soggetti selezionati potranno ricevere un contributo a fondo perduto, secondo quanto previsto dal presente Avviso e nel rispetto delle condizioni stabilite.

L’erogazione dei contributi sarà effettuata nel rispetto della normativa europea sugli aiuti “de minimis” (Regolamento UE n. 2023/2831), che definisce limiti e modalità di concessione.

Ogni percorso di validazione avrà una durata massima di sei mesi.

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All’inizio di tale percorso, i beneficiari dovranno definire un piano di lavoro coerente con il progetto presentato in fase di candidatura. Questo piano, che seguirà un formato fornito dal Dipartimento del Tesoro, specificherà obiettivi e attività funzionali alla validazione. Il piano dovrà essere approvato dal Dipartimento per poter proseguire nel programma.

Contributo a fondo perduto e spese rimborsate

Il Dipartimento del Tesoro potrà concedere, per ciascun soggetto selezionato, un finanziamento non rimborsabile fino a un massimo di 90.000 euro per supportare le attività previste nel percorso di validazione.

Le tipologie di costi ritenute ammissibili, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, includono:

  • sviluppo e validazione della soluzione, come attività tecniche, certificazioni, ammortamenti su attrezzature, licenze software, strumenti non ammortizzabili, e costi del personale impiegato nel progetto;
  • espansione commerciale e assistenza specialistica, come: attività di promozione, protezione della proprietà intellettuale, stipula di contratti di collaborazione e trasferimento tecnologico;
  • tasse e imposte, inclusa l’IVA, solo se effettivamente sostenute e non recuperabili secondo le norme vigenti.

Le spese saranno considerate valide solo se:

  • sostenute dopo la firma della Convenzione e prima della sua scadenza;
  • collegate direttamente alle attività previste per la validazione.

Non saranno rimborsati i costi indiretti o spese generali.

Il contributo verrà erogato in due tranche, previa verifica dei requisiti e documentazione:

  • fino a 35.000 euro, disponibile al termine del secondo mese del percorso;
  • fino a 55.000 euro, a conclusione del percorso di validazione.

Il contributo è concesso nel rispetto delle regole sugli aiuti “de minimis” e può essere revocato in caso di irregolarità o perdita dei requisiti.

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Saldo e stralcio

 

Termini e modalità di partecipazione

Le startup e le PMI interessate a candidarsi devono inviare la documentazione completa via PEC, all’indirizzo fintechfactorymef@pec.mef.gov.it, entro le ore 12:00 del 20 giugno 2025.

L’oggetto della PEC deve indicare: “Candidatura Avviso pubblico per il supporto a percorsi di validazione di soluzioni proposte da startup e PMI nell’ambito di laboratori di innovazione del Dipartimento del Tesoro”.

I documenti da trasmettere, tutti firmati digitalmente, sono:

  • il documento descrittivo del progetto imprenditoriale,
  • la dichiarazione sostitutiva (ai sensi del DPR 445/2000) che attesti il possesso dei requisiti,
  • una dichiarazione di impegno a sottoscrivere la Convenzione con il Ministero in caso di selezione.

Ogni impresa potrà presentare una sola proposta. Se venissero inviate più versioni, sarà considerata valida solo l’ultima ricevuta, che sostituirà integralmente le precedenti.

Farà fede la ricevuta di accettazione PEC, che indicherà data e ora di presentazione. Le domande incomplete o inviate fuori tempo non saranno accettate.

Le candidature trasmesse con mezzi diversi dalla PEC non saranno ritenute valide.

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