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Finanziamenti a fondo perduto 2025: tutti i bandi


Cosa sono i finanziamenti a fondo perduto 2025?

Il finanziamento a fondo perduto è una forma di sostegno pubblico in cui a un imprenditore o a un’azienda vengono concessi fondi senza l’obbligo di restituzione. Questi contributi sono particolarmente rilevanti per le piccole e medie imprese, le startup e i lavoratori autonomi.

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I fondi possono essere utilizzati solo per scopi specifici indicati nelle condizioni del bando. Questi possono includere investimenti in attrezzature, creazione di posti di lavoro o iniziative ecologiche.

Chi può accedere ai finanziamenti a fondo perduto 2025?

Se stai cercando idee per aprire un negozio in un piccolo paese, puoi anche valutare i metodi di supporto disponibili. In questo modo, potresti avere accesso a un finanziamento aggiuntivo per avviare la tua attività.

Vediamo ora chi può beneficiare di queste agevolazioni.

Imprenditrici donne

Le donne sono ancora sottorappresentate in alcuni settori, come l’industria e la tecnologia. Per questo esistono bandi dedicati esclusivamente all’imprenditoria femminile, finalizzati a:

  • avviare una nuova attività;
  • rilevare un’azienda esistente;
  • investire nell’espansione del proprio business.

Sono ammesse sia le ditte individuali sia le società con prevalenza femminile.

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Giovani imprenditori

Lo Stato italiano promuove attivamente l’imprenditorialità giovanile. I finanziamenti a fondo perduto sono spesso destinati a persone sotto i 35 anni che vogliono avviare un’attività. È spesso richiesta una partita IVA attiva o un business plan pronto.

Startup e nuove imprese

Le startup e le imprese di nuova costituzione (costituite da non oltre 12–24 mesi) possono beneficiare di contributi a fondo perduto. Le possibilità di approvazione aumentano in modo significativo se operano nel settore dell’innovazione o sviluppano progetti legati alla trasformazione digitale, alla sostenibilità ambientale, al turismo o all’economia creativa.

Disoccupati e persone con contratti precari

Lo Stato incentiva queste categorie ad avviare un’attività in proprio, offrendo finanziamenti agevolati, con una quota significativa a fondo perduto (fino al 50%). Serve spesso l’iscrizione al centro per l’impiego e la partecipazione a un corso gratuito di formazione imprenditoriale.

Imprese nel Mezzogiorno

Le regioni del Sud (come Calabria, Sicilia, Campania e Puglia) offrono condizioni molto vantaggiose, con contributi a fondo perduto fino al 60%. È necessario risiedere in una regione del Sud e avere un progetto imprenditoriale non inerente ad attività commerciali tradizionali.

Progetti green e digitali

Chi propone iniziative legate alla sostenibilità ambientale, alla transizione digitale o al risparmio energetico può accedere a fondi mirati. È spesso richiesto un piano tecnico-economico dettagliato e, in alcuni casi, una collaborazione con partner (es. università o aziende).

Finanziamenti a fondo perduto 2025: principali bandi e opportunità disponibili per i giovani

Bene, adesso ti stai chiedendo quali sono i principali bandi a carattere regionale a cui potresti presentare la tua candidatura? Vediamoli insieme!

Resto al Sud 2025

Il più famoso dei finanziamenti a fondo perduto di carattere regionale è il cosiddetto bando Resto al Sud. Questo bando costituisce una delle principali iniziative governative per sostenere lo sviluppo imprenditoriale nelle regioni del Mezzogiorno e del Sud d’Italia. Questo programma mira ad offrire supporto economico e opportunità di finanziamento per attività commerciali di recente avvio, startup e attività industriali e di servizio in quelle che vengono riconosciute come le aree più fragili del territorio italiano.

Le regioni beneficiarie comprendono l’intero Sud Italia: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Questa iniziativa è nata per contrastare l’ormai endemico fenomeno dello spopolamento giovanile delle piccole città, dei paesi e delle campagne e deve essere intesa come stimolo per la creazione di nuove imprese in questi territori e come incentivo per far restare i giovani nei propri paesi di nascita.

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L’importo massimo finanziabile per ciascun richiedente è pari a 50.000 euro, ma può raggiungere i 200.000 euro per le società costituite da quattro soci. In aggiunta, per coprire il fabbisogno di capitale circolante, sarà riconosciuto un contributo a fondo perduto pari a:

  • 15.000 euro per le imprese individuali e i professionisti che operano in forma individuale;
  • 10.000 euro per ciascun socio, fino a un massimo di 40.000 euro per le attività esercitate in forma societaria.

Le spese che potrai finanziare tramite questo programma sono diverse e coprono un’ampia gamma di voci e indici. Per quanto riguarda gli investimenti materiali, il bando include e coprirà il costo di acquisto di macchinari, attrezzature produttive e arredi per ufficio.

Se invece hai già a disposizione immobili e macchinari, il bando copre anche gli investimenti immateriali come ad esempio l’acquisto di software, brevetti, e altri tipi di spese online come licenze e la registrazione di marchi e copyright.

Sono inoltre ammissibili le spese per la formazione del personale, le campagne di marketing e comunicazione, le consulenze specialistiche e l’acquisto di materie prime necessarie all’avvio dell’attività.

Per partecipare al bando, è necessario presentare un progetto imprenditoriale completo e dettagliato che ne dimostri la fattibilità economica e il potenziale impatto occupazionale sul territorio. La domanda va compilata esclusivamente online, seguendo le procedure indicate nel bando ufficiale e accedendo al portale di Invitalia.

ON – Oltre Nuove imprese a tasso zero

Il programma ON – Oltre Nuove imprese a tasso zero è tra le opportunità più vantaggiose per giovani imprenditori e donne che intendono avviare un’attività autonoma in Italia. Questo strumento finanziario, gestito da Invitalia in collaborazione con il MIMIT, è stato ideato specificamente per sostenere la nascita di nuove imprese e favorire l’occupazione giovanile. Un finanziamento che puoi sfruttare al meglio per trasformare in realtà le tue idee imprenditoriali.

Possono accedere al finanziamento:

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  • Le imprese costituite da meno di 60 mesi;
  • Le persone fisiche che intendono avviare una nuova attività.

La compagine sociale deve essere composta per oltre la metà, sia del numero dei soci sia delle quote di partecipazione, da giovani tra i 18 e i 35 anni oppure da donne di qualsiasi età.

Il finanziamento può coprire fino al 90 % delle spese e viene erogato sotto forma di un mix tra contributo a fondo perduto e prestito a tasso zero da restituire entro 10 anni.

Il programma si articola in due linee di intervento, in base all’età dell’impresa:

  • Se la tua attività ha meno di 3 anni, puoi presentare un progetto con investimenti fino a 1,5 milioni di euro. In questo caso, il contributo a fondo perduto può coprire fino al 20 % delle spese.
  • Se la tua impresa è attiva da 3 a 5 anni, l’investimento può arrivare a 3 milioni di euro, ma il contributo a fondo perduto non può superare il 15 % delle spese ammissibili.

È possibile richiedere anche un aiuto per le esigenze di capitale circolante, ad esempio per l’acquisto di materie prime o per i servizi necessari allo svolgimento dell’attività.

Non sono richieste garanzie per i finanziamenti fino a 250.000 euro. Per importi superiori è invece prevista una garanzia, che riguarda soprattutto la parte a fondo perduto.

Smart&Start Italia: finanziamenti per startup tech

Smart&Start Italia è un programma attivo dal 2014, pensato per offrire un sostegno concreto alle startup innovative, in particolare quelle che operano nel settore tecnologico. Il finanziamento può coprire fino al 90 % delle spese ammissibili — sotto forma di prestito a tasso zero — per un importo complessivo che può arrivare fino a 1,5 milioni di euro.

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Questo finanziamento è gestito da Invitalia. Copre costi essenziali come lo sviluppo del prodotto, la brevettazione, le assunzioni di personale specializzato e le infrastrutture tecnologiche. Rappresenta un’opportunità unica per trasformare le idee innovative in imprese sostenibili.

Possono accedere alle agevolazioni:

  • Le startup innovative di piccola dimensione, costituite da non oltre 60 mesi e iscritte nella sezione speciale del Registro delle imprese;
  • I team di aspiranti imprenditori, inclusi i cittadini stranieri in possesso dello “Startup Visa”;
  • Le imprese estere che intendono aprire una sede operativa in Italia.

Il finanziamento copre fino all’80 % delle spese ammissibili sotto forma di prestito a tasso zero. Questa percentuale può salire al 90 % se la startup è interamente composta da donne e/o da giovani fino a 36 anni, oppure se nel team è presente un ricercatore con dottorato che lavora all’estero.

Se tu e la tua azienda avete deciso di partecipare a questo bando, la vostra startup dovrà necessariamente avere un solido business plan che possa dimostrare che la vostra startup sia innovativa e una nuova futura presenza nel mondo delle tecnologie. 

Contributi regionali e locali a fondo perduto: cosa sono?

Oltre ai finanziamenti nazionali, in Italia esistono anche agevolazioni regionali, ovvero contributi a fondo perduto offerti da singole regioni come la Lombardia. Questi bandi servono ad aiutare le piccole e medie imprese a crescere in settori chiave, come la digitalizzazione o l’espansione sui mercati internazionali. Tra questi, troviamo:

  • Bando Transizione Digitale delle Imprese Lombarde: questo bando sostiene le PMI lombarde che vogliono investire in tecnologie digitali. Puoi ottenere un contributo a fondo perduto per acquistare attrezzature, software, servizi di consulenza IT o migliorare la sicurezza informatica. È rivolto alle imprese registrate e operative in Lombardia;
  • Bando Fiere Internazionali Lombardia: questa agevolazione ti permette di partecipare a fiere internazionali, sia in Italia che all’estero. Il contributo copre spese come l’iscrizione, l’affitto dello stand, la logistica e il materiale promozionale. È pensato per le micro, piccole e medie imprese con sede in Lombardia.

Finanziamenti a fondo perduto 2025: altri bandi regionali

Oltre ai principali programmi statali, esistono anche agevolazioni specializzate e settoriali.

Ad oggi, quelle accessibili agli imprenditori in base al tipo di attività, al settore o alla regione sono:

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  • Cultura CreaCultura Crea Plus: programmi rivolti allo sviluppo dell’imprenditoria culturale e creativa nel Sud Italia (ad esempio in Campania, Puglia, Basilicata e Calabria). Offrono finanziamenti a startup, microimprese e organizzazioni no profit attive nei settori del turismo, dell’arte e della cultura;
  • Fondo PMI Creative: sostegno finanziario dedicato alle piccole e medie imprese creative, attive in ambiti come design, editoria, cinema, musica e contenuti digitali. Prevede contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati;
  • Fondo IPCEI (Important Projects of Common European Interest): fondo europeo per sostenere progetti industriali strategici e ad alto contenuto tecnologico, come la microelettronica, l’idrogeno o le batterie. Si rivolge a imprese innovative con impatto a livello europeo;
  • FCS-Fondo Crescita Sostenibile R&S: programma di finanziamento per progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale legati alla sostenibilità, alle tecnologie verdi e alle energie rinnovabili;
  • Fondo Innovazione per la Produttività: agevolazioni destinate a migliorare la produttività aziendale attraverso l’automazione, la digitalizzazione dei processi e l’adozione di tecnologie avanzate;
  • Agevolazioni Green New Deal Italia: contributi e finanziamenti per progetti a vocazione ambientale, tra cui tecnologie sostenibili, efficienza energetica, riciclo dei materiali e riduzione delle emissioni;
  • Contratto di Sviluppo: destinato a grandi investimenti strategici, è riservato a imprese che realizzano progetti di valore superiore ai 20 milioni di euro (o 7,5 milioni nel caso del turismo o dell’agroalimentare);
  • Contributi per il turismo sostenibile: sostegno a iniziative nel settore del turismo sostenibile, quali ristrutturazione di strutture, servizi digitali e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale.

Come hai visto, le opportunità non mancano. Se hai un’idea valida e un progetto ben strutturato, il 2025 potrebbe essere l’anno giusto per trasformarlo in realtà grazie a un finanziamento a fondo perduto.

Rischi e limitazioni dei finanziamenti a fondo perduto 2025

Sebbene i finanziamenti a fondo perduto rappresentino un’ottima opportunità per ottenere risorse economiche, è importante non sottovalutare i seguenti aspetti:

  • Tempi lunghi per l’approvazione: l’ottenimento del finanziamento può richiedere diversi mesi. Le domande vengono esaminate in più fasi, tra cui la valutazione preliminare, l’analisi del progetto e l’approvazione finale;
  • Requisiti rigidi: per accedere ai contributi a fondo perduto, è necessario soddisfare criteri stringenti riguardanti tipo di attività, area geografica, forma giuridica, numero di dipendenti, ecc.;
  • Documentazione complessa: la procedura di candidatura richiede spesso un ampio carico burocratico, che va dal business plan a preventivi, certificazioni, documenti legali e altri materiali giustificativi;
  • Vincoli sull’utilizzo dei fondi: i fondi possono essere usati solo per le finalità specificate, come l’acquisto di attrezzature o la formazione del personale. La riallocazione non autorizzata delle risorse è vietata;
  • Controlli e rendicontazione: dopo l’erogazione del finanziamento, le imprese devono fornire report regolari su spese e avanzamento del progetto. In caso di irregolarità, sono possibili sanzioni o l’obbligo di restituzione dell’importo ricevuto;
  • Concorrenza elevata: il numero di richiedenti spesso supera le disponibilità del fondo. Anche progetti validi possono non ottenere il finanziamento per via del budget limitato.

Essere consapevoli di queste difficoltà ti aiuterà a prepararti al meglio. Con un progetto solido, una documentazione curata e una buona pianificazione, potrai aumentare le tue possibilità di successo e affrontare con più serenità anche le fasi più complesse del percorso.

Come richiedere un finanziamento a fondo perduto per la tua attività?

Se hai deciso di presentare la tua domanda di richiesta di finanziamento a fondo perduto, dovrai tenere in considerazione che sarà importante seguire la procedura in modo scrupoloso e fare attenzione a non perdere i documenti necessari e le scadenze.

I passi da intraprendere per la richiesta di un finanziamento

Il primo passo è identificare con precisione il bando più adatto alla propria attività. Per farlo, è necessario analizzare i requisiti, i settori ammissibili e le tempistiche su portali istituzionali come Invitalia o i siti regionali. 

Una volta selezionato il bando, è necessario dedicare particolare attenzione alla preparazione della documentazione. Oltre al business plan dettagliato, che rappresenta il cuore della domanda, è importante raccogliere tutta la documentazione e predisporre i preventivi tecnici per le spese ammissibili. Tutti i documenti devono essere aggiornati. Fai dunque attenzione alle scadenze, poiché un solo errore potrebbe ritardare l’erogazione dei finanziamenti e farti perdere tempo e denaro.

Dovrai presentare la domanda di iscrizione al bando online, solitamente attraverso i portali ufficiali degli enti che erogano i finanziamenti, prestando molta attenzione a rispettare le scadenze e a seguire le modalità di compilazione indicate.

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Quanto dura tutto il processo?

Dopo l’invio della domanda di richiesta di fondi, i tempi di valutazione variano generalmente da 3 a 12 mesi, a seconda della complessità del bando e del numero di domande ricevute. Una volta passato questo periodo, ti consigliamo di monitorare regolarmente lo stato della pratica online e tenere a disposizione tutta la documentazione necessaria, nel caso venga richiesta un’integrazione.

Quali documenti mi servono per accedere a un finanziamento a fondo perduto 2025?

Per presentare una domanda completa e corretta per finanziare i progetti a fondo perduto, è essenziale preparare con cura tutta la documentazione necessaria. Tra i documenti essenziali vi sono:

  • Documenti personali: carta d’identità valida, codice fiscale e, se richiesto, tessera sanitaria;
  • Progetto o business plan: descrizione dettagliata dell’attività o del progetto per cui si richiede il finanziamento, inclusi obiettivi, piani di spesa e benefici attesi;
  • Documentazione fiscale e contabile: ultima dichiarazione dei redditi, bilancio aziendale (se applicabile) ed eventuali attestazioni ISEE (per finanziamenti legati alla situazione economica);

Perché rivolgersi a consulenti esperti per i finanziamenti a fondo perduto?

Affidarsi a consulenti esperti per i finanziamenti a fondo perduto è spesso fondamentale per aumentare le possibilità di successo nella presentazione della domanda, evitare errori formali e orientarsi tra i requisiti specifici di ogni bando.

Se dimenticate di inoltrare uno o due documenti, le conseguenze possono essere gravi. La mancanza anche di un solo documento può comportare l’esclusione dalla procedura di valutazione, a prescindere dalla qualità del progetto presentato.

FAQ 

Posso ottenere un finanziamento a fondo perduto per un’attività turistica?

Sì, è possibile. In Italia esistono diversi programmi dedicati al sostegno del settore turistico, specialmente nelle regioni del Sud o in contesti legati allo sviluppo sostenibile. Iniziative come il Contratto di Sviluppo, il PNRR Turismo, i fondi regionali o i programmi europei (come il FESR) prevedono contributi a fondo perduto per attività che puntano alla modernizzazione, alla digitalizzazione o alla valorizzazione del patrimonio culturale e naturale.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di un finanziamento a fondo perduto?

I finanziamenti a fondo perduto rappresentano un’opportunità concreta per avviare o rafforzare un’attività senza dover restituire il capitale ricevuto. Tra i principali vantaggi vi è proprio l’assenza di obbligo di rimborso, che rende questa offerta molto interessante per chi ha risorse finanziarie limitate. Tuttavia, bisogna considerare anche alcuni svantaggi, come i tempi lunghi per l’approvazione della domanda, i criteri di ammissibilità spesso molto rigidi e l’obbligo di utilizzare i fondi esclusivamente secondo quanto previsto dal bando.

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Quali sono i criteri di valutazione di un bando per un finanziamento a fondo perduto?

Per valutare correttamente un bando è importante verificare la compatibilità tra il proprio progetto e gli obiettivi dell’iniziativa. Occorre verificare i requisiti richiesti, la zona geografica di riferimento, le spese ammissibili, le tempistiche, gli importi disponibili e le modalità di erogazione del finanziamento.

Quali sono le differenze tra un finanziamento a fondo perduto e un finanziamento a tasso agevolato?

Un finanziamento a fondo perduto non richiede alcuna restituzione delle somme ricevute, mentre un finanziamento a tasso agevolato prevede il rimborso, ma con condizioni molto più vantaggiose rispetto ai prestiti bancari tradizionali. Le due tipologie possono coesistere nello stesso bando o essere alternative.

Quali sono le agevolazioni fiscali associate ai finanziamenti a fondo perduto?

In linea generale, i contributi a fondo perduto non sono soggetti a tassazione se derivano da fondi pubblici o europei destinati allo sviluppo economico, ma vanno comunque registrati in bilancio. In alcuni casi, possono incidere sul reddito imponibile, a meno che non siano espressamente esenti.



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