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Sicurezza sul lavoro, al via confronto Governo-imprese – Economia e Finanza


(Teleborsa) – È iniziato, in Sala Verde a Palazzo Chigi, secondo quanto si apprende, il primo incontro (dei due previsti in mattinata) fra il Governo e le associazioni datoriali e di categoria per l’illustrazione delle proposte e delle iniziative per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Alla riunione, presieduta dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, partecipano per l’Esecutivo, i ministri Marina Calderone (Lavoro), Adolfo Urso (Imprese e Made in Italy), Tommaso Foti (Affari europei, politiche di coesione e PNRR), il sottosegretario Antonio Iannone (Infrastrutture e trasporti), il sottosegretario Lucia Albano (Economia). Presente il consigliere per i rapporti con le parti sociali, Stefano Caldoro.

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Prende parte alla riunione anche il Presidente dell’Inail, Fabrizio D’Ascenzo. Per le associazioni datoriali e di categoria sono presenti Alleanza cooperative italiane, Ance, Casartigiani, Cia, Cna, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Confetra, Confindustria, Conftrasporto, Unsic.

“Accogliamo con favore l’annunciato incremento delle risorse per salute e sicurezza nei luoghi di lavoro: è un passo nella giusta direzione”. Lo ha detto il vicepresidente di Confcommercio, Mauro Lusetti, a margine dell’incontro a Palazzo Chigi. “Ma attenzione – avverte – perché l’efficacia di questi stanziamenti dipenderà dalla loro capacità di raggiungere realmente tutte le imprese, in particolare quelle di minori dimensioni, che troppo spesso restano escluse dai meccanismi esistenti, come nel caso del bando Isi. Le soglie di accesso elevate, le procedure complesse e gli oneri burocratici finiscono per premiare solo le aziende più strutturate, penalizzando chi avrebbe più bisogno di supporto”.

Confcommercio chiede quindi una revisione profonda dei criteri di accesso ai fondi, affinché siano proporzionati, accessibili e aderenti alle concrete possibilità operative delle micro e piccole imprese. “L’obiettivo deve essere chiaro: zero vittime sul lavoro. Ma per riuscirci serve un approccio nuovo, che vada oltre l’emergenza”. Nessuna nuova norma, nessun inasprimento sanzionatorio. “L’Italia ha già un primato in fatto di adempimenti. Serve semplificare, rendere il sistema normativo più intellegibile, puntare sulla qualità dei controlli, sulla prevenzione e sulla formazione. Il lavoratore e l’impresa devono tornare al centro, non la burocrazia”. Confcommercio rilancia infine alcune proposte operative: semplificare gli obblighi documentali per le attività a basso rischio, rivedere l’apparato sanzionatorio in chiave preventiva, rafforzare la formazione, riorganizzare i controlli, valorizzare il ruolo della bilateralità come presidio diffuso di legalità e sicurezza, adeguare norme e controlli alla specificità di settori come logistica e trasporti. “Solo con un impegno condiviso e continuativo tra istituzioni, imprese e lavoratori – conclude Lusetti – sarà possibile contrastare davvero il tragico fenomeno delle morti sul lavoro e costruire una cultura della sicurezza ampia, concreta e inclusiva”.



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