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Trasformazione digitale, che cos’è e a che punto siamo


La trasformazione digitale è un cantiere che non si chiude mai. Da circa dieci anni si è imposta come una leva strategica per la crescita economica e la resilienza delle imprese e adesso è la condizione necessaria per una implementazione efficace dell’intelligenza artificiale. Digitalizzare significa produrre dati, avere dati è essenziale per un buon uso dell’AI. 

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Secondo il DESI Index 2024, l’Italia ha compiuto significativi progressi in termini di digitalizzazione, soprattutto nel settore privato ma sono ancora molte le aziende che non hanno pienamente integrato le tecnologie digitali nei propri processi, evidenziando ampi margini di miglioramento. Uno scenario che rappresenta una grande opportunità per le tech company.

Perché la trasformazione digitale non è un optional? Uno studio di Accenture rivela che le aziende digitalmente mature crescono il doppio rispetto ai competitor, e quelle che adottano l’AI nei processi core registrano un miglioramento medio del 30% in produttività. La digitalizzazione non è solo una questione tecnologica, ma culturale e organizzativa: trasforma il modo di fare impresa e crea nuove opportunità di valore: in un contesto economico in rapida evoluzione, caratterizzato da crisi geopolitiche e sfide ambientali, investire in digitalizzazione rappresenta una condizione essenziale per restare competitivi. 

Questo articolo esplora i concetti chiave, i vantaggi, le sfide e le tecnologie abilitanti della trasformazione digitale, con esempi pratici e strategie concrete per le imprese.

Che cos’è la trasformazione digitale

La trasformazione digitale rappresenta un cambiamento strutturale e strategico che coinvolge l’intera organizzazione, spingendo le aziende a integrare tecnologie digitali in tutte le aree operative. Non si tratta solo di adottare nuovi strumenti tecnologici, ma di modificare profondamente i modelli di business, i processi interni, e i canali di relazione con clienti, fornitori e partner.

Secondo il Rapporto World Economic Forum 2024, le imprese che hanno implementato con successo strategie di trasformazione digitale hanno registrato un incremento medio del 20-25% nel fatturato e un miglioramento della produttività del 30%. Tuttavia, lo stesso studio evidenzia che oltre il 60% delle aziende europee non ha ancora definito una roadmap digitale chiara, rimanendo ancorata a processi legacy e a una cultura poco orientata all’innovazione.

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In Italia, il Digital Economy and Society Index (DESI) 2024 conferma che le PMI sono il segmento con maggiori difficoltà nell’adozione delle tecnologie digitali: solo il 22% utilizza strumenti avanzati come cloud computing, big data o AI, mentre la media europea supera il 30%. Questi dati sottolineano l’importanza di una trasformazione digitale consapevole e ben strutturata per sostenere la competitività nel contesto globale.


I pilastri della trasformazione digitale

Il successo della trasformazione digitale si fonda su cinque pilastri fondamentali:

  1. Leadership e cultura digitale
    La spinta al cambiamento deve partire dal top management, che deve promuovere una cultura aziendale aperta all’innovazione e al rischio calcolato. Il report McKinsey 2023 mostra che le aziende con leader digitalmente competenti hanno il 70% di probabilità in più di raggiungere gli obiettivi di trasformazione. Investire in formazione e comunicazione interna è quindi cruciale per superare la resistenza al cambiamento.
  2. Centralità del cliente
    La digitalizzazione rende possibile un’interazione più personalizzata e omnicanale con il cliente, basata su dati in tempo reale. Secondo uno studio di Gartner 2024, il 65% delle aziende digitalmente mature posiziona la customer experience al centro della propria strategia, ottenendo una fidelizzazione più alta e un aumento del 15% del valore medio del cliente.
  3. Innovazione continua
    La trasformazione digitale non è un progetto a termine, ma un processo iterativo e dinamico. L’adozione di metodologie agili e il continuo testing di nuove soluzioni sono indispensabili per adattarsi a mercati e tecnologie in rapido cambiamento. Il concetto di “fail fast, learn fast” è alla base di una cultura di innovazione diffusa.
  4. Tecnologie abilitanti
    Cloud computing, intelligenza artificiale, big data, Internet of Things e blockchain rappresentano gli strumenti chiave che abilitano la trasformazione digitale. Secondo il Rapporto IDC 2024, le aziende che hanno investito almeno il 15% del loro budget IT in queste tecnologie hanno visto una crescita del fatturato superiore del 25% rispetto ai competitor.
  5. Analisi dei dati e decisioni data-driven
    I dati sono la nuova linfa dell’impresa digitale. L’adozione di piattaforme analitiche avanzate consente di trasformare grandi quantità di dati in insight strategici, migliorando la capacità decisionale. Il Gartner CIO Survey 2024 rileva che il 55% delle aziende considera la data-driven decision making un fattore critico per la crescita futura.

I benefici della trasformazione digitale per le aziende


La trasformazione digitale non è solo un fattore di innovazione tecnologica, ma rappresenta un vero e proprio motore di crescita e competitività per le aziende. Due tra i principali benefici sono l’aumento dell’efficienza operativa e il miglioramento della customer experience, entrambi elementi chiave per garantire sostenibilità nel lungo termine.


Aumento dell’efficienza operativa

L’adozione di tecnologie digitali come l’automazione dei processi, la gestione integrata dei dati e le piattaforme cloud consente alle aziende di ottimizzare i workflow, riducendo significativamente tempi e costi operativi. Secondo il report McKinsey 2023, l’automazione intelligente può incrementare la produttività aziendale fino al 30%, con una riduzione del 20% dei tempi dedicati a task ripetitivi e a basso valore.la collaborazione tra reparti e la trasparenza dei dati.

Secondo il Digital Economy and Society Index (DESI) 2024, le imprese europee con un alto livello di digitalizzazione dei processi riportano una crescita media annua del fatturato superiore del 15% rispetto alle aziende meno digitalizzate.


Miglioramento della customer experience

Il cliente è al centro della trasformazione digitale: le tecnologie permettono di offrire esperienze personalizzate, coerenti e tempestive su più canali. Il Gartner Customer Experience Survey 2024 rileva che il 70% delle aziende che hanno adottato strategie omnicanale ha visto un aumento significativo nella soddisfazione e nella fidelizzazione dei clienti.).

L’uso di chatbot, AI conversazionale e analytics per la segmentazione consente inoltre di anticipare bisogni e preferenze, aumentando la conversione e il valore medio del cliente. Le aziende digitalmente mature registrano una crescita del 15% nel valore del cliente grazie a queste strategie di personalizzazione.

Le sfide della trasformazione digitale

La trasformazione digitale è un percorso complesso che si scontra con diverse sfide organizzative e tecnologiche, spesso sottovalutate ma decisive per il successo dell’implementazione.

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Resistenza al cambiamento

Uno degli ostacoli più diffusi e critici è di natura culturale. Secondo il Rapporto Capgemini Digital Transformation Review 2023, oltre il 60% delle iniziative di trasformazione digitale fallisce a causa della resistenza interna, dovuta a una mancanza di coinvolgimento delle persone, timori legati alla perdita di controllo e competenze insufficienti.

La gestione del cambiamento richiede un approccio strutturato che comprenda formazione continua, comunicazione trasparente e un forte sponsorship da parte della leadership. Le aziende che riescono a coinvolgere attivamente dipendenti e stakeholder nel processo di innovazione hanno il 45% in più di probabilità di successo.

Una riflessione illuminante sul tema viene dal libro Leading Digital: Turning Technology into Business Transformation di George Westerman, Didier Bonnet e Andrew McAfee, che sottolinea come “la vera trasformazione digitale non è tecnologica, ma culturale — coinvolge il modo in cui le persone pensano, lavorano e collaborano.”


Integrazione dei sistemi legacy

Un’altra grande sfida riguarda la gestione dei sistemi legacy, ovvero quei sistemi informatici e applicativi storici spesso sviluppati in modalità proprietaria e poco flessibili. In Italia, secondo un’indagine Osservatorio Innovazione Digitale del Politecnico di Milano 2024, il 70% delle PMI si trova a dover convivere con infrastrutture legacy che rallentano la modernizzazione.

La sfida non è solo delle piccole e medie imprese. Il Gartner CIO Survey 2024 rileva che per il 54% dei CIO la complessità dell’IT legacy rappresenta il principale freno alla trasformazione digitale e, secondo Il Forrester Research 2023, solo il 38% delle aziende ha completato un assessment completo dei propri sistemi legacy prima di implementare nuove soluzioni digitali.

L’integrazione di questi sistemi con le nuove piattaforme cloud e applicazioni digitali richiede architetture aperte basate su API, l’adozione di microservizi e strategie di migrazione graduale che evitino interruzioni del business. Le aziende che adottano un approccio modulare e ibrido riescono a ridurre i rischi e a distribuire gli investimenti nel tempo.



Strategie per una trasformazione digitale di successo

Per intraprendere un percorso di trasformazione digitale efficace e sostenibile, le aziende devono adottare strategie precise che mettano al centro la pianificazione accurata e un processo di monitoraggio continuo. Senza una guida chiara e una capacità di adattamento dinamica, anche i progetti tecnologici più ambiziosi rischiano di fallire o di non raggiungere gli obiettivi prefissati.

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Pianificazione e definizione degli obiettivi

Una roadmap digitale ben strutturata rappresenta il primo passo fondamentale. Le imprese con una pianificazione chiara e condivisa ottengono risultati migliori nel breve e lungo termine, riducendo i tempi di implementazione e aumentando la probabilità di raggiungere gli obiettivi di business.

La definizione degli obiettivi deve partire da un’accurata analisi della digital readiness, ovvero della maturità digitale dell’organizzazione, e da una mappatura dettagliata dei processi critici da digitalizzare. Questo approccio consente di individuare priorità, gap tecnologici e organizzativi, e di allocare risorse in modo efficace.


Monitoraggio e adattamento continuo

La trasformazione digitale è un processo dinamico che richiede un monitoraggio costante delle performance attraverso KPI specifici, raccolta di feedback da stakeholder interni ed esterni e una revisione continua delle strategie adottate.

Secondo il Digital Transformation Executive Survey 2023 di IDC, le aziende che adottano un approccio iterativo e adattativo riescono a mantenere un vantaggio competitivo nel 70% dei casi, poiché possono correggere in tempo reale eventuali inefficienze o deviazioni dal percorso strategico.

Il successo della trasformazione digitale dipende in larga misura dalla capacità dell’organizzazione di apprendere in modo continuo e di adattare le proprie strategie e processi in risposta alle evidenze e ai mutamenti del contesto tecnologico e di mercato.

Tecnologie chiave nella trasformazione digitale

La trasformazione digitale poggia su un ecosistema tecnologico complesso, in cui alcune tecnologie giocano un ruolo fondamentale per abilitare innovazione, efficienza e nuovi modelli di business. Tra queste, il cloud computing, i big data, l’automazione e l’intelligenza artificiale rappresentano le leve principali per la modernizzazione delle imprese.

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Ruolo del cloud e dei big data

Il cloud computing è la pietra angolare della digitalizzazione moderna. Offre flessibilità, scalabilità on demand, e migliori livelli di sicurezza grazie ai provider specializzati. Nel 2024, secondo il Digital Economy and Society Index (DESI) della Commissione Europea, il 40% delle aziende europee ha adottato soluzioni cloud avanzate, con una crescita del 15% rispetto all’anno precedente. In Italia, la percentuale è leggermente inferiore, attestandosi intorno al 32%, con una forte crescita soprattutto nelle grandi imprese e nel settore manifatturiero.
Il mercato europeo del cloud si avvicina ai 100 miliardi di valore (quasi 90 nel 2024) con un tasso di crescita annuale di circa il 17%.

big data costituiscono la materia prima per le analisi predittive e il decision making data-driven. La capacità di raccogliere, elaborare e interpretare grandi volumi di dati permette alle aziende di ottimizzare la produzione, migliorare la supply chain e anticipare le esigenze del mercato.

L’integrazione di cloud e big data permette di attivare piattaforme di analisi avanzata in tempo reale, supportando la gestione predittiva delle operations e nuovi modelli di business basati sull’analisi continua dei dati.

Automazione e intelligenza artificiale

L’automazione intelligente, attraverso tecnologie come la Robotic Process Automation (RPA), l’intelligenza artificiale conversazionale e il machine learning, sta trasformando profondamente la produttività aziendale. Le aziende italiane stanno progressivamente adottando queste soluzioni per automatizzare processi ripetitivi e a basso valore aggiunto, riducendo errori e costi operativi.

Secondo gli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, solo Il 40% delle grandi aziende ha sistemi di Robotic Process Automation ma solo il 23% usa l’AI nell’automazione dei processi.

Il Global AI Index 2024 posiziona l’Italia al 18° posto su 50 Paesi per livello di adozione di AI, con un potenziale di crescita significativo soprattutto nelle PMI e nelle realtà manifatturiere che iniziano a integrare soluzioni di machine learning per manutenzione predittiva e ottimizzazione della supply chain.

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  • Il 55% delle aziende europee che utilizzano big data analytics segnala un aumento della produttività superiore al 10%.
    (Fonte: Eurostat Digital Economy Report 2024))

Il ruolo della filiera italiana dell’ICT nella trasformazione digitale del Paese

La filiera italiana dell’ICT rappresenta un pilastro fondamentale per la trasformazione digitale del Paese, agendo sia come motore di innovazione sia come abilitatore di competitività per aziende e pubbliche amministrazioni. Secondo il Rapporto Anitec-Assinform 2024, il settore ICT in Italia ha raggiunto un fatturato di oltre 80 miliardi di euro, con una crescita annua del 7%, trainata principalmente dai servizi digitali, cloud e soluzioni di cybersecurity.

Le tech company italiane, che spaziano da startup innovative a grandi system integrator, sono al centro di un ecosistema che sviluppa soluzioni tecnologiche su misura per le esigenze del mercato nazionale, contribuendo a superare il digital divide e favorendo l’adozione di modelli di lavoro agili e sostenibili.

La trasformazione digitale rappresenta una straordinaria opportunità per queste imprese, offrendo nuovi mercati e la possibilità di scalare le proprie soluzioni anche a livello internazionale. Le tecnologie abilitanti come AI, cloud e IoT sono ambiti in cui le aziende italiane stanno investendo con forza, sostenute da iniziative pubbliche come il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e i bandi per l’innovazione.

Inoltre, la crescente domanda di competenze digitali apre spazi significativi per le società ICT nel campo della formazione, consulenza e servizi gestiti, con un mercato che si prevede in espansione nei prossimi anni.



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