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Angeleri (AssoSoftware): “Italia ancora molto indietro per diffusione dell’IA tra le imprese”


Secondo il recente report di Confindustria intitolato “L’Intelligenza Artificiale per il Sistema Italia”, il nostro Paese è ancora molto indietro nella diffusione dell’intelligenza artificiale tra le imprese. Lo scenario è particolarmente critico per le piccole e medie imprese (PMI), che rappresentano la spina dorsale del tessuto produttivo italiano.

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A sottolinearlo è Pierfrancesco Angeleri, presidente di AssoSoftware: “Il nostro Paese è ancora molto indietro relativamente alla diffusione dell’IA tra le imprese, soprattutto se consideriamo le PMI, che rappresentano la spina dorsale del nostro sistema produttivo.”


IA: una tecnologia complessa che richiede competenze specializzate

Contrariamente a quanto spesso raccontato dai media, l’IA non è una tecnologia semplice o plug-and-play. Richiede un approccio sistematico, competenze specifiche e un impegno significativo, anche sotto il profilo finanziario. “Contrariamente allo storytelling mediatico, infatti, l’IA è una tecnologia che richiede un approccio sistematico, competenza e grande impegno, anche finanziario. Per questi motivi, la complessità dell’IA deve essere necessariamente intermediata da esperti del settore, come le software house, che sono realmente in grado di portare i vantaggi della nuova tecnologia in azienda grazie alle applicazioni software gestionali.”

Le software house italiane giocano un ruolo chiave in questo processo: impiegano oltre 300 mila addetti e generano un fatturato superiore ai 62 miliardi di euro, con una crescita costante negli ultimi anni.


L’adozione del software gestionale nelle PMI: dati ancora bassi

Nonostante la rilevanza del settore, l’adozione di software gestionali integrati con IA nelle PMI italiane rimane molto bassa. Solo poco più del 30% delle PMI utilizza queste soluzioni, con percentuali ancora inferiori per le microimprese.

Questa situazione rallenta la competitività e l’innovazione delle aziende italiane, che rischiano di perdere terreno rispetto ai concorrenti internazionali più avanzati sul fronte digitale.

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AssoSoftware: incentivi e burocrazia, un freno alla diffusione dell’IA

Per stimolare la diffusione dell’intelligenza artificiale, è essenziale facilitare l’adozione di software attraverso nuovi incentivi economici. Tuttavia, il Piano Transizione 5.0, che ha ampliato i beni incentivabili includendo anche il software, non ha avuto il successo sperato.

Le complesse procedure burocratiche per ottenere i crediti d’imposta hanno infatti scoraggiato molte imprese. “Il Piano Transizione 5.0, che ha previsto per la prima volta un ampliamento dei beni incentivabili anche alla componente software, non ha riscosso successo tra le imprese a causa delle complesse procedure burocratiche necessarie per richiedere i crediti d’imposta.”


Proposte per una normativa più efficace

Nel documento presentato sul Disegno di Legge sull’IA, ora in esame alla Camera, AssoSoftware chiede una revisione degli strumenti normativi. La proposta prevede l’introduzione di codici di condotta specifici per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, una semplificazione degli incentivi e l’adozione di strumenti più agili come i voucher.

“È necessario introdurre strumenti normativi più chiari e settoriali, come codici di condotta specifici per lo sviluppo dell’IA, semplificare il sistema di incentivi – oggi troppo centrato su crediti d’imposta di difficile accesso – e favorire l’adozione di meccanismi più inclusivi e tempestivi come i voucher.”


AssoSoftware: il ruolo dell’associazione e del settore software in Italia

Fondata nel 1994, AssoSoftware rappresenta le aziende italiane produttrici di software per imprese, intermediari e Pubblica Amministrazione. Il settore del software genera complessivamente 62,8 miliardi di euro di fatturato, di cui 29,1 miliardi nel comparto software gestionale.

L’associazione sottolinea che tutte le realtà associate sviluppano soluzioni interamente ideate in Italia, contribuendo alla competitività delle imprese, all’efficienza della PA e all’occupazione nel nostro Paese.

AssoSoftware è socio diretto di Confindustria e partecipa a progetti strategici come GAIA-X, per il cloud europeo.


La diffusione dell’intelligenza artificiale nel sistema produttivo italiano passa quindi da una politica di incentivi più semplice e mirata, dalla valorizzazione delle competenze delle software house e da una collaborazione più stretta tra istituzioni e industria digitale. Solo così le PMI potranno cogliere i vantaggi di una tecnologia destinata a trasformare profondamente il modo di fare impresa.

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