Roma, 2 giugno 2025 – Buone nuove per gli anziani che rientrano nella Prestazione Universale: sono in arrivo a giugno, in questi giorni, i primi pagamenti da 850 euro mensili, erogati dal Governo per aiutare gli over 80 in condizioni di non autosufficienza o comunque che vivano una situazione di forte svantaggio economico. Il bonus anziani, la Prestazione Universale Inps, ha un budget complessivo di 500 milioni, ed è attiva per un biennio sperimentale, 2025-2026. Conti alla mano, saranno circa 25mila le persone che ne potranno beneficiare, rispettando i parametri previsti in termini di Isee.
Il bonus anziani 2025
Il Decreto Anziani n.29 che ha introdotto la nuova misura, firmato il 15 marzo 2024, prevede dunque un contributo economico di 850 euro al mese, da destinare agli anziani non in grado di badare a se stessi. Lo scopo è quello di aiutare nel concreto gli anziani che hanno difficoltà a far fronte alle spese di cura e di assistenza. Tale contributo viene sommato all’indennità di accompagnamento che è di 531,76 euro, per un totale di 1.381,76 euro mensili.
Quali sono i criteri per ottenere il bonus
L’accesso alla Prestazione Universale è vincolato al soddisfacimento di alcuni parametri piuttosto restrittivi, e cioè:
- Età di almeno 80 anni
- Isee non superiore ai 6mila euro
- Bisogno assistenziale molto grave, certificato da una commissione medico-legale dell’Inps, supportata da una commissione tecnico-scientifica
- Essere titolari di un’indennità di accompagnamento, in assenza della quale non si ha diritto alla Prestazione Universale.
L’assegno non è né tassabile né pignorabile, ma il suo utilizzo è vincolato a determinate spese per l’assistenza del beneficiario. Esse sono, in alternativa, o il pagamento della persona che si prende cura dell’anziano in lavori domestici, con contratto regolare conforme a quello nazionale del settore, oppure all’acquisto di servizi di assistenza da professionisti o imprese certificate, come previsto dalle programmazioni integrate regionali. Non si tratta dunque di un assegno ma di un sostegno che copre spese certificate e previste nel quadro di un’assistenza continuata e indispensabile.
Ma vediamo nel dettaglio i casi previsti e per i quali è stanziato il bonus, definiti di bisogno assistenziale molto grave:
- Tutte le persone in condizione di coma, stato vegetativo o stato di minima coscienza
- Le persone che sono dipendenti da ventilazione meccanica
- Le persone in uno stato grave o gravissimo di demenza
- Quelle con lesioni spinali di qualsiasi natura, fra C0 e C5, dunque con funzioni motorie e sensitive compromesse
- Persone con minorazione visiva totale o con residuo visivo non superiore a 1/20 per entrambi gli occhi
- Persone con gravissima disabilità comportamentale dello spettro autistico
- Persone con diagnosi di ritardo mentale grave o profondo
- Tutte le persone in condizioni di dipendenza vitale, che richiedano assistenza e monitoraggio continuo.
Come richiedere la Prestazione Universale Inps
Si può richiedere il bonus esclusivamente online, accedendo alla piattaforma Inps nella sezione Decreto Anziani – Prestazione Universale. Riassumendo, per presentare la richiesta sono necessari i seguenti documenti: Dsu (Dichiarazione Sostitutiva Unica) aggiornata per il calcolo dell’Isee; certificazione del bisogno assistenziale gravissimo, rilasciata dalla Commissione medico-legale dell’Inps; documentazione relativa all’indennità di accompagnamento. E’ possibile che l’Inps effettui dei controlli al momento della richiesta o successivamente. Qualora si notino irregolarità, la Prestazione Universale verrà revocata, mentre l’indennità di accompagnamento resterà in essere. Il budget stanziato per il bonus è pari a 250 milioni di euro l’anno, dunque 500 milioni complessivi. Coloro i quali hanno fatto domanda già a gennaio, otterranno anche il pagamento dei mesi trascorsi, mentre per chi l’ha fatta successivamente, il pagamento partirà dal momento in cui la domanda è stata accolta.
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