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La rinascita della cipolla. Presentato il piano del presidio Slow Food: “Un ritorno importante”


Un progetto nato dal lavoro congiunto di sette aziende agricole locali (supportate da Condotte Slow Food Empolese Valdelsa e San Miniato) con l’obiettivo di tutelare e valorizzare un prodotto simbolo del territorio, nel rispetto della biodiversità e di un disciplinare produttivo. E’ con queste premesse che poche settimane fa si è presentato il “Presidio Slow Food Cipolla di Certaldo“, che nelle intenzioni dei promotori dovrà rappresentare l’inizio di un percorso che mira alla diffusione del tradizionale prodotto agroalimentare certaldese per puntare in futuro all’istituzione di una vera e propria “Strada della Cipolla di Certaldo”.

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Un piano che è stato illustrato nel dettaglio dai promotori per la prima volta lo scorso 22 maggio in un’apposita riunione che si è tenuta negli spazi de I Macelli a Certaldo, mentre la seconda serata di presentazione è fissata per domani alle 20.30 nell’ambito di una cena che si terrà a La Lanterna di Pulica (a Montelupo Fiorentino), una cena alla quale è possibile partecipare prenotando al numero 335.7434754. Con l’istituzione del Presidio Slow Food, gli attori coinvolti hanno voluto dare un riconoscimento di eccellenza alla cipolla certaldese, un ortaggio che ha origini antiche ed è intrinsecamente legato alla storia del paese di Boccaccio, visto che viene ritratto anche nello stemma cittadino. Il più antico riferimento alla bontà delle varietà ’statina’ e ’vernina’ si trova nel “Decameron“, nella novella dedicata a frate Cipolla.

Tornando al presidio Slow Food, il regolamento dell’associazione, che da sempre è impegnata a promuovere le eccellenze agroalimentari italiane e la difesa della biodiversità dei prodotti autoctoni, prevede la messa a punto di un disciplinare produttivo che tutti gli agricoltori aderenti sono tenuti a rispettare (come per esempio il divieto dell’uso di diserbanti, l’utilizzo della pratica della pacciamatura biodegradabile e un insieme di controlli produttivi a tutela del consumatore). Anche perché lo scorso anno il ministero delle imprese e del made in Italy ha bocciato il rinnovo, per quanto riguarda l’esclusività, del marchio “Cipolla di Certaldo“. C’è poi un altro traguardo che si ambisce a raggiungere, per quanto sia una meta ancora sullo sfondo: il riconoscimento della Dop per la cipolla, la Denominazione di Origine Protetta.

“Accogliamo con soddisfazione la nascita del Presidio Slow Food Cipolla di Certaldo e il Comune è disponibile all’occorrenza a fare da mediatore fra i vari soggetti coinvolti – ha garantito il vicesindaco Simone Scardigli – l’auspicio è che la cipolla di Certaldo possa arrivare a ottenere un giorno la Denominazione di Origine Protetta”.

Dello stesso avviso sono anche gli ex-consiglieri comunali della Lega Eliseo Palazzo e Damiano Baldini. “Il ritorno del Presidio Slow Food rappresenta non solo un riconoscimento simbolico – hanno osservato Palazzo e Baldini – ma anche una concreta opportunità per rafforzare il legame tra agricoltura, identità locale e promozione turistica. Teniamo particolarmente a fare un plauso a Mirko Delle Fave, referente dei produttori del Presidio, che con passione e dedizione sta guidando questo progetto di rilancio e valorizzazione della nostra eccellenza”.

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