Aste immobiliari

 il tuo prossimo grande affare ti aspetta!

 

Banca d’Italia – Presentazione del rapporto annuale sul 2024 “L’economia del Molise”


Viene presentato oggi a Campobasso il rapporto annuale “L’economia del Molise”.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Il quadro macroeconomico

Nel 2024 la crescita economica in Molise ha ancora rallentato. L’aumento dell’attività si sarebbe quasi dimezzato, passando dall’1,2 per cento indicato dall’Istat per il 2023 allo 0,7 stimato dall’indicatore ITER per il 2024, un valore inferiore a quello del Mezzogiorno (0,9) e in linea con la media nazionale.

L’espansione della domanda interna è stata indebolita dalla frenata dei consumi e dall’ulteriore calo degli investimenti produttivi, su cui pesano l’incertezza dovuta alle persistenti tensioni geopolitiche e gli effetti della stretta monetaria del biennio precedente, in allentamento dal giugno dello scorso anno; è invece proseguito il sostegno degli investimenti pubblici, alimentati anche dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). Le esportazioni hanno registrato un ulteriore incremento, concentrato nel primo semestre dell’anno; in prospettiva, nonostante la contenuta apertura internazionale dell’economia regionale, l’elevata quota delle esportazioni verso gli Stati Uniti espone in misura significativa il Molise agli effetti di un aumento dei dazi, già annunciato dalla nuova amministrazione statunitense. In una prospettiva di lungo periodo altri possibili ostacoli alla crescita sono rappresentati dal perdurare delle ricadute negative del calo demografico e del debole andamento della produttività del lavoro, su cui pesa anche la limitata propensione all’innovazione mostrata dal sistema produttivo locale negli ultimi anni.

Le imprese

Nel 2024 la crescita della produzione è stata sostenuta dall’agricoltura, dalle costruzioni e dai servizi. Nell’industria i livelli di attività si sono invece ridotti, risentendo soprattutto della marcata flessione del comparto dei mezzi di trasporto, costituito prevalentemente di unità con sede fuori regione, a seguito della crisi del settore a livello nazionale ed europeo; tra le aziende industriali rilevate dall’indagine della Banca d’Italia sulle imprese con sede in Molise la crescita dei livelli di attività si è interrotta ed è proseguito il calo della spesa per investimenti. Nelle costruzioni le ore lavorate sono cresciute più che nella media nazionale, grazie soprattutto all’esecuzione di opere pubbliche, il cui contributo all’attività del settore è subentrato a quello degli incentivi fiscali per la riqualificazione del patrimonio abitativo. Il commercio ha rallentato, risentendo della frenata dei consumi delle famiglie, mentre il turismo ha registrato una moderata riduzione delle presenze nelle strutture ricettive regionali, dopo la netta crescita dell’anno precedente; negli altri servizi segnali di vivacità sono emersi dai dati sugli andamenti occupazionali.

Il rallentamento congiunturale ha pesato sui risultati reddituali delle imprese, che si sono tuttavia mantenuti nel complesso positivi. Si è attenuata la crescita delle disponibilità liquide, ancora su livelli molto elevati, anche per via della bassa propensione a investire. Il calo dei finanziamenti bancari alle imprese è proseguito, pur in presenza di una riduzione del costo del credito.

Il mercato del lavoro e le famiglie

La crescita occupazionale si è attenuata e sono tornate a diminuire le forze di lavoro. La creazione di nuove posizioni lavorative alle dipendenze ha rallentato, soprattutto nella componente a tempo indeterminato; la crescita delle retribuzioni è proseguita ma in misura inferiore rispetto alla media italiana. Le ore autorizzate di Cassa integrazione guadagni, in forte calo nei primi mesi del 2024, hanno mostrato un progressivo incremento nel corso dell’anno, accentuato nel primo trimestre del 2025 per via soprattutto della forte crescita nell’industria dei mezzi di trasporto. Il potere d’acquisto delle famiglie è tornato a crescere dopo la flessione del biennio precedente, beneficiando del marcato calo dell’inflazione. La spesa per consumi è aumentata in misura modesta, mantenendo un buon andamento nel segmento dei beni durevoli, finanziata anche dall’espansione del credito al consumo. La riduzione dei tassi di interesse ha favorito la ripresa delle erogazioni di mutui nel quarto trimestre dell’anno, accompagnata dall’aumento delle compravendite di abitazioni. I depositi delle famiglie sono tornati a crescere mentre ha rallentato il flusso di risparmio destinato all’acquisto di titoli.

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

Il mercato del credito

Come nel resto del Paese, il numero degli sportelli bancari ha continuato a ridursi, in presenza di un’ulteriore espansione dell’utilizzo di strumenti digitali nell’interazione con la clientela. Il credito bancario al settore privato non finanziario è ancora diminuito, per effetto soprattutto del calo della domanda da parte delle imprese. La qualità del credito di famiglie e imprese è risultata in moderato miglioramento, anche grazie al rafforzamento dei bilanci aziendali degli ultimi anni.

La finanza pubblica decentrata

Le uscite di cassa delle Amministrazioni locali hanno continuato a crescere, soprattutto nella componente in conto capitale, alimentata in larga parte dagli investimenti attuati dai Comuni; questi ultimi hanno beneficiato dell’attuazione del PNRR, che prevede per il Molise una più ampia disponibilità di risorse a livello pro capite rispetto al resto del Paese, alla quale corrisponde tuttavia un più lento avanzamento dei cantieri. Le entrate non finanziarie sono cresciute per le Province e i Comuni, a fronte della riduzione rilevata per la Regione.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Conto e carta

difficile da pignorare