CNA Cinema Marche, parola al nuovo Presidente Tarabelli: “Portiamo le nostre storie a competere con i grandi”

L’intervista al regista jesino: formazione, opportunità e sinergie per far crescere il settore

Alessandro Tarabelli è il nuovo presidente di CNA Cinema e Audiovisivo Marche. Fondatore del collettivo di registi Subwaylab, Tarabelli porta con sé un’esperienza di oltre quindici anni nel mondo delle produzioni video, spaziando tra spot pubblicitari, documentari e film. Regista jesino, già portavoce dell’associazione, raccoglie ora il testimone da Henry Secchiaroli, primo presidente dal 2019, che continuerà comunque a far parte del direttivo regionale. Ai nostri microfoni, Tarabelli ha spiegato cosa rappresenta per lui questa nuova sfida professionale: “Per me significa mettersi in qualche modo a disposizione delle imprese, delle professioniste e dei professionisti del territorio non solo per stringere delle relazioni professionali, sia nella Regione che fuori, ma anche per fare in modo di stabilire un‘interlocuzione tra la filiera produttiva e le istituzioni regionali, prime tra tutte Fondazione Marche Cultura e Marche Film Commission”. 

Quali sono oggi le maggiori sfide per questo settore nella regione Marche? 

“Negli ultimi due anni e mezzo, la Regione Marche ha avuto uno sviluppo esponenziale del lavoro attorno all’industria audiovisiva. In questo intervallo di tempo, sono state 39 le produzioni nazionali e internazionali che hanno scelto le Marche per girare i loro progetti e le loro opere. La nostra sfida è quella di sfruttare questo momento, dovuto sicuramente in parte all’investimento che la Regione ha fatto nell’audiovisivo, per far crescere le professionalità e le imprese del territorio, per far sviluppare maestranze, autori, autrici, nuove produzioni e imprese creative. L’altro grande obiettivo, poi, è quello di portare poi il cinema marchigiano, quindi prodotto da da chi vive e lavora in questo territorio, a competere con i grandi player nazionali e internazionali”.

Alle spalle ha una carriera come regista, montatore e autore: come è nato il suo interesse per il cinema e l’audiovisivo?

“Il mio interesse per il cinema nasce prima di tutto per passione. Venivo dall’illustrazione e sono sempre stato attirato dalle immagini in movimento. Successivamente, il mio ruolo di autore si è sviluppato in un collettivo. Noi abbiamo questa particolarità: faccio parte di Subwaylab, che è una produzione che vive e opera a Jesi. Il nostro lavoro è sempre stato gestito da un collettivo i cui fondatori siamo io, Andrea Antolini e Diego Morresi, a cui poi si è aggiunto Leonardo Martellini. Ma attorno a noi c’è proprio una una comunità di professioniste e professionisti che operano nel settore e con i quali stiamo crescendo insieme”.

Guardando alle sue produzioni passate, c’è un progetto a cui è particolarmente legato e per quale motivo?

“Probabilmente, il progetto a cui sono più legato è 3 Voci di dentro, prodotto per la Rai. Si trattava di una mini serie sull’opera. Sono legato a quel  lavoro perché è nato durante il Covid, siamo stati chiusi in produzione dentro il teatro Pergolesi di Jesi, quindi, in un certo senso, giocavamo in casa. È stata un’esperienza molto gratificante. Poi, senza dubbio il lavoro a cui sono maggiormente legato è quello che dovrò fare ora”.

Come può la CNA Cinema aiutare i giovani talenti e anche le nuove professionalità ad affacciarsi a questo mondo?

“CNA è un’aggregazioni di imprese, artigiani e artigiane. Perciò, possiamo aiutarli sicuramente facendoli crescere, dando opportunità ai giovani di lavorare e fare formazione, lavorando nei set, che probabilmente è il mezzo più diretto per poter entrare nel mondo dell’audiovisivo, del cinema e della televisione. Inoltre, la CNA deve assumersi l’impegno di attirare le giovani leve per per far crescere il nostro settore e diventare competitivi in tutta la filiera”. 

Il suo augurio per il cinema marchigiano? 

“Che ci siano sempre più storie che nascono e vengono prodotte qui nella nostra Regione”.