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IN ARRIVO NUOVE NORME SUI RISCHI BIOLOGICI SUL LAVORO


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articolo di Silvia Pugi – Delegata CIDA nel comitato tripartito ILO e Vicesegretario Generale CEC European Managers

Le Nazioni Unite hanno un’agenzia dedicata al mondo del lavoro, l’ILO – International Labor Organization, con il mandato di definire le regole internazionali per promuovere un lavoro dignitoso e produttivo. Queste regole sono poi adottate ed inserite in leggi nazionali dai 187 stati membri.
Si è appena conclusa a Ginevra la conferenza annuale dell’ILO con alcune decisioni che avranno impatti diretti sulle politiche del lavoro e sulle aziende:

  • Nuovi standard su salute e sicurezza: sulla scia del Covid, è stata approvata una nuova Convenzione sui rischi biologici nell’ambiente di lavoro, la Convenzione 192. Questo nuovo strumento normativo richiederà alle aziende una revisione e un aggiornamento delle proprie valutazioni dei rischi e delle misure di prevenzione, per garantire la conformità e proteggere la salute dei lavoratori.
  • Lavoro nelle piattaforme digitali: l’ILO sta lavorando per regolamentare il lavoro nella platform economy (per es. le aziende del delivery, ma anche Amazon, Airbnb, piattaforme di free lance), con l’obiettivo di definire – forse già nel 2026 – un quadro normativo con una maggiore responsabilità in termini di contributi, salari minimi e tutele sindacali per le aziende che operano in questo settore o che ne utilizzano i servizi.
  • Transizione verso l’economia formale: si rafforza l’impegno a promuovere la transizione dal lavoro informale (non contrattualizzato o irregolare) a quello formale. Per le imprese, questo si traduce in una crescente attenzione sulla regolarità dei rapporti di lavoro lungo tutta la catena di fornitura, con un’enfasi sulla due diligence della supply chain e sulla responsabilità sociale d’impresa.

La Convenzione ILO 192 sulla prevenzione e protezione contro i rischi biologici nell’ambiente di lavoro stabilisce un quadro internazionale per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori esposti a pericoli biologici.

Per “rischi biologici” si intendono tutti i microrganismi, cellule o colture cellulari, endoparassiti o entità microbiologiche non cellulari, inclusi quelli che sono stati geneticamente modificati, e i relativi allergeni e tossine, nonché allergeni, tossine e irritanti di origine vegetale o animale, quando l’esposizione è legata all’attività lavorativa, che possono causare danni alla salute umana.

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La convenzione si applica a tutti i settori e a tutti i lavoratori, e assegna alle aziende una serie di obblighi:

  1. Prevenzione e Valutazione dei Rischi
  • Le aziende devono garantire, che gli ambienti di lavoro sotto il loro controllo siano privi di rischi per la salute e la sicurezza dovuti a pericoli biologici, adottando tutte le misure preventive e protettive necessarie.
  • Devono effettuare valutazioni dei rischi biologici, istituendo sistemi adeguati per condurre, rivedere e aggiornare tali valutazioni, coinvolgendo i lavoratori e i loro rappresentanti.
  1. Misure di Controllo e Protezione
  • Le aziende sono tenute a eliminare, ove possibile, i pericoli biologici; se non possibile, devono controllare e minimizzare i rischi.
  • Devono fornire, mantenere e sostituire gratuitamente i dispositivi di protezione individuale adeguati, insieme alla formazione per il loro utilizzo.
  • È obbligatorio condurre una sorveglianza regolare dell’ambiente di lavoro e della salute dei lavoratori per individuare precocemente i rischi biologici e i loro effetti.
  1. Informazione, Formazione e Coinvolgimento
  • Le aziende devono fornire informazioni, istruzioni e formazione su rischi biologici e misure di prevenzione a manager, supervisori, lavoratori e loro rappresentanti, durante l’orario di lavoro.
  • Tutti i lavoratori devono essere informati, sui rischi e sulle misure di prevenzione prima di iniziare attività a rischio, in caso di cambiamenti nei metodi di lavoro o nei materiali, e periodicamente.
  1. Gestione delle Emergenze
  • Le aziende devono predisporre piani e procedure di preparazione e risposta per incidenti, emergenze e focolai di malattie trasmissibili.
  1. Collaborazione e Supervisione
  • In caso di più aziende operanti nello stesso luogo, è obbligatoria la collaborazione per garantire la sicurezza di tutti i lavoratori rispetto ai rischi biologici, senza pregiudicare la responsabilità di ciascun datore di lavoro per i propri dipendenti.
  • Le aziende devono supervisionare i processi lavorativi e rivedere regolarmente l’efficacia delle misure adottate, inclusa la disponibilità dei dispositivi di protezione individuale.
  1. Indagini e Registrazione
  • È obbligatorio indagare su incidenti, malattie professionali e altri eventi pericolosi legati ai rischi biologici, identificando le cause e adottando misure per prevenire il ripetersi di eventi simili, in collaborazione con i comitati di sicurezza o i rappresentanti dei lavoratori.

La convenzione diventerà operativa in Italia quando sarà adottata dal nostro Parlamento.

Nel corso della Conferenza si è tenuto anche il forum della Global Coalition for Social Justice, un’iniziativa che mira a rafforzare la cooperazione multilaterale per promuovere gli obiettivi di sviluppo sostenibile.
I dibattiti della Coalizione si sono focalizzati su:

  • il living wage (salario minimo dignitoso),
  • la giusta transizione ecologica
  • il ruolo delle imprese nel creare società inclusive.

Partecipo da anni ai lavori dell’ILO e ho sempre lo stesso pensiero: l’attività di ILO sembra lenta, le discussioni fatte a Ginevra impiegano anni a diventare leggi… però prima o poi arrivano!
Sta ora alle aziende decidere se aspettare le nuove norme, oppure se anticiparle, trasformandole in fattore differenziante e di rafforzamento della reputazione aziendale.



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